Il piano sociale regionale 2022-2024 ha una dotazione di oltre 450 milioni, un fondo che la Regione nonostante il periodo di difficoltà ha aumentato, addirittura triplicato.
Un piano approvato in Consiglio Regionale lo scorso 24 febbraio 2022 grazie ad una legge regionale che punta sull’inclusione per contrastare le fragilità. Il piano è il risultato di una ampia consultazione a partire dall’istituzione di una cabina di regia del piano sociale regionale. La presentazione in Regione alla presenza del governatore Marco Marsilio e dell’assessore regionale Pietro Quaresimale con il dirigente Pascale. Le azioni del piano sociale si integrano con le azioni del Pnrr e del React Eu per una strategia d’insieme coordinata nel programma Abruzzo Prossimo.
Gli interventi previsti con i fondi sono tanti, per la povertà, per la solidarietà comunale, per la vita indipendente, per il sostegno ai malati oncologici, per il dopo di noi, per interventi regionali e nazionali per la famiglia e per i minori, per la povertà educativa, per centri antiviolenza e case rifugio e però diritti e le pari opportunità. Ci saranno anche interventi sulle infrastrutture.
Per quel che riguarda il Pnrr e il React Eu Abruzzo per l’inclusione occupazione, sostegno alle imprese, coesione sociale, contrasto alle fragilità e inclusione sociale ci sono diversi progetti in campo per un totale di oltre 93 milioni. In particolare, ci sono progetti a favore delle famiglie, dei minori, per il sostegno alla disabilità gravissima, per l’apprendimento permanente, per il diritto allo studio, per la creazione di spazi per l’inclusione, per lo sviluppo dell’autonomia, per la realizzazione di case di comunità, case della salute e altri servizi di prossimità oltre al sostegno delle rette sei
Minori in residenzialità e per progetti Care leavers.
In tutto questo ci sono specifici progetti del Pnrr destinati all’Abruzzo per la coesione sociale, il contrasto alla fragilità e l’inclusione per il sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione delle vulnerabilità delle famiglie e dei bambini, per l’autonomia degli anziani, per il rafforzamento dei servizi sociali, per percorsi di autonomia delle persone con disabilità e per progetti legati alla povertà estrema.