Alla Pilkington, Bravo e Primo l’azienda impone, dal 24 agosto scorso, chi usufruisce del servizio mensa a tavola deve essere munito di green pass, mentre lascia l’opzione del cestino ai turnisti o a chi dimentica il certificato verde. La posizione dei Cobas.
I Cobas puntano il dito contro “un atteggiamento unilaterale e senza confronto con le Rsu aziendali” e definiscono questo un “fatto alquanto insolito poiché in momenti particolari l’azienda ha sempre chiesto il coinvolgimento di tutti gli attori”. Questa la posizione espressa dal sindacato, attraverso una nota firmata da Domenico Ranieri:
“I Cobas il 28 aprile 2020 hanno siglato insieme agli altri sindacati il verbale di accordo per la ripresa in sicurezza delle attività produttive di Pilkington, Bravo e Primo, così come successivamente le linee guida mensa del 5 giugno 2020. In piena pandemia tali linee guida hanno funzionato perfettamente, con rispetto delle fasce orarie, entrate ed uscite separate,
posate, bicchieri, bottiglie e perfino olio, sale ecc… tutto monouso, ventilazione continua, tavoli singoli rettangolari di 2 metri max 2 persone disposti a capo tavola, distanziati 1,5 metri l’uno dall’altro. Riteniamo di essere stati capaci di adottare per ogni situazione tutte le precauzioni possibili e ridotto al massimo il diffondersi del virus negli stabilimenti del Gruppo NSG di San Salvo. Mentre l’azienda si mette al riparo, applicando le norme dell’amico Draghi, la domanda ci viene spontanea: dove dovrebbero andare a mangiare il sacchetto i lavoratori turnisti e quelli sprovvisti di green pass? Forse negli uffici (per i più fortunati) ? Nei gabbiotti mensa di reparto (sempre occupati) ? locali piccoli che possono contenere al max 3 lavoratori (a questo punto venendo meno norme di riferimento) e considerato i tempi di pausa ridotti di solo 15’, con il rischio di appoggiarsi dove capita, mangiando come bestie? Come Cobas vogliamo ricordare a questa società che ci sono reparti con impianti dove le norme di contenimento Covid sono pari a zero, si lavora a stretto contatto e non ci sono verificati fenomeni di contagio di massa (fortunatamente solo casi sporadici) che non hanno fermato le linee per quarantena. Inoltre facciamo presente, che mentre si pretende a gran voce il green pass, assistiamo in azienda ad un palese allentamento di norme anticontagio per covid.sars2 Pertanto, come Cobas riteniamo che venga avviato con immediatezza un confronto urgente con le RSU di stabilimento, in quanto la mensa è un bene primario e nessuno deve esserne privato”.
Il sindacato chiede, infine, di mantenere attivi i protocolli e le linee guida anti Covid 19 già in essere. “Contrariamente – specifica – avvieremo tutta una serie di iniziative nel rispetto di tutte le condizioni di vita aziendali”.