Il sindaco di Pescara Masci risponde alla Stazione Ornitologica Abruzzese, che ha diffidato il Comune sulla gestione della riserva naturale della Pineta Dannunziana. “E’ stato fatto tutto il possibile, carte alla mano, per la manutenzione anti incendio”

L’associazione SOA contesta l’assunto che siano state le regole della riserva a peggiorare i danni dell’incendio, spiegando che oggi anche l’area non toccata dalle fiamme non è sicura. Pronta una diffida nei confronti del Comune di Pescara. Il sindaco di Pescara Masci non ci sta e precisa come ci sia un piano antincendio biennale, che interventi vengono attuati giornalmente dagli operai del Comune per la manutenzione ordinaria di pulizia e altro lì dove può essere effettuata, soprattutto nelle zone di riserva integrale, per esempio, dove, nonostante tutto, c’è stata l’eliminazione di piante esotiche. Quanto alla mancanza lamentata dalla SOA delle bocchette antincendio, il sindaco spiega che ci sono e c’è un appalto biennale. “Tutte le bocchette funzionavano quando è scoppiato l’incendio nelle riserva”. Per Masci ora, non è il momento delle polemiche se si vuol tutelare la riserva dannunziana ferita dall’incendio devastante che “in due ore, spiega Masci, ha avvolto parte della pineta. Noi eravamo tutti lì, vorrei chiedere a chi ora fa polemica dov’era, invece, quella domenica. In pochissimo tempo sono arrivati i vigili del fuoco e le altre forze dell’ordine, gli stessi cittadini hanno dato una mano. E’ questo lo spirito che deve esserci oggi, la collaborazione. Voglio ricordare, poi, che carte alla mano con i nostri tecnici abbiamo ricontrollato tutte le attività fatte, e lì dove avevamo compiuto opere di pulizia siamo stati persino denunciati da chi ora polemizza. Ora mi avvarrò di tecnici qualificati” per far rinascere la riserva dannunziana, polmone verde, vanto per una intera città.