Nella serata di ieri i carabinieri di Pineto hanno arrestato un 53enne originario di Parma, responsabile di truffe e furti, evaso quattro anni fa dal carcere di Bologna. L’uomo si nascondeva in un casolare abbandonato di Pineto.
L’uomo, a causa di un’ordine di detenzione carceraria emesso nel 2016 dalla Procura della Repubblica del Tribunale di La Spezia per furti e truffe commessi in precedenza, era stato sottoposto alla semilibertà con obbligo di rientro giornaliero, per la notte, nel carcere di Bologna. Nel 2017, però, al termine di un permesso, non era più rientrato e aveva fatto perdere le sue tracce.
I carabinieri, grazie anche alle impronte digitali rilevate, hanno appurato che l’uomo, grazie ad alcuni falsi nomi, era riuscito sempre a eludere i controlli, sfuggendo di fatto alla cattura. Ci ha provato anche questa volta, esibendo ai militari dell’Arma, che stavolta però non si sono fatti abbindolare, una carta d’identità a cui aveva apposto la sua foto, ma che conteneva le generalità di un’altra persona. Accompagnato in caserma, i Carabinieri, grazie alle impronte digitali e all’individuazione dei tre alias usati dal latitante, ne hanno ricostruito parzialmente gli spostamenti degli ultimi quattro anni, scoprendo che era giunto a Pineto da Altamura, in provincia di Bari. Qui, in Abruzzo, per mantenersi ha svolto lavori agricoli per alcuni imprenditori della zona, presentandosi però sempre sotto falso nome. Nel casolare abbandonato viveva con un pastore tedesco che è stato poi adottato dai militari, in attesa di una sistemazione alternativa.
L’uomo, invece, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato di nuovo in carcere per terminare di scontare la pena residua e quella determinata dai reati di evasione e sostituzione di persona.