La rimodulazione del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potrebbe avere effetti devastanti sul territorio teramano. Lo afferma il presidente ANCI Abruzzo e sindaco di Teramo D’Alberto
Secondo il rapporto dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili, 249 opere pubbliche per un valore di 88 milioni di euro sono a rischio di perdere i finanziamenti previsti. Si tratta di interventi di grande rilevanza per la cultura, il turismo, l’ambiente e la sicurezza della provincia, alcuni dei quali già in corso di realizzazione o in fase avanzata di progettazione.
Il sindaco di Teramo e presidente regionale dell’Anci, Gianguido D’Alberto, ha espresso la sua preoccupazione e il suo disappunto per la decisione del Governo di ridistribuire le risorse del Pnrr, penalizzando le aree interne e le piccole e medie città. D’Alberto ha chiesto al Governo di rivedere i criteri di assegnazione dei fondi e di garantire le coperture necessarie per portare a termine le opere pubbliche già programmate o avviate. Tra le opere a rischio ci sono, secondo D’Alberto, il recupero del teatro romano e la riqualificazione del castello Della Monica a Teramo, due siti di grande valore storico e artistico che potrebbero attrarre turisti e visitatori. Altri interventi riguardano la sistemazione del lungomare a Martinsicuro e la pista ciclabile Silvi, due progetti che mirano a valorizzare il litorale teramano e a promuovere la mobilità sostenibile. Inoltre, sarebbero a rischio la bonifica dell’area dell’ex depuratore all’Annunziata e il recupero di piazza Dalla Chiesa, due opere che riguardano la qualità della vita e la vivibilità della città. Infine, sono in pericolo gli interventi per la messa in sicurezza del territorio da frane e per le manutenzioni stradali, indispensabili a garantire la sicurezza e la viabilità dei cittadini.