Esercitazioni militari al Poligono di Monte Stabiata nel Parco del Gran Sasso, ok dal comitato VIA solo dopo stralcio delle attività con mezzi fuori strada dopo decenni di attività a fuoco e con mezzi pesanti.
Gli Alpini potranno solo campeggiare e fare attività “in bianco” (non a fuoco) a piedi in 50. Intervento associazioni decisivo, ora imporre ripristino degli habitat di prateria, solchi visibili addirittura da foto satellitari. Concludere la procedura per le aree risultate contaminate da metalli pesanti. Il Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo ha espresso parere favorevole per il 2022 alle esercitazioni degli Alpini al poligono di Monte Stabiata solo dopo lo stralcio dell’iniziale proposta di condurre attività fuori strada con i mezzi militari. Ricordiamo che nel sito sono state svolte per decenni esercitazioni a fuoco e con mezzi pesanti, nonostante fosse un parco nazionale.
Attività che avevamo immediatamente segnalato come incompatibili vista anche la situazione sul campo con il cotico erboso solcato da una miriade di piste visibili addirittura dalle foto satellitari. Per non parlare di un’area risultata contaminata da metalli pesanti per la quale da anni è ancora aperta una procedura presso il Comune di L’Aquila. Quelli sono habitat tutelati a livello europeo che ospitano comunità di fauna e flora protetti dalle normative comunitarie. Gli Alpini, dopo aver ottenuto il nulla osta del parco, potranno praticamente fare attività nel 2022 con accampamento di 50 persone ed esercitarsi esclusivamente a piedi. Continuiamo a pensare che un’area protetta non debba essere destinata in generale a queste esercitazioni anche in considerazione dell’esistenza di siti alternativi in zone non tutelate.
Ora in ogni caso bisogna imporre il ripristino degli habitat e concludere la procedura di bonifica ancora aperta. Siamo certi che il sindaco di L’Aquila, che oggi plaude all’ok del comitato VIA, si darà da fare con altrettanta solerzia per il restauro ambientale di tutte le aree.