E’ deceduto all’età di 74 anni Giovanni Di Fonzo, politico ed ex parlamentare. Soffriva da tempo di un male incurabile
Alla vigilia di Pasqua è venuto a mancare Giovanni Di Fonzo, originario di Scerni, da lungo tempo si era stabilito a Lanciano con la famiglia. Laureato in Scienze Agrarie, Di Fonzo era stato deputato per due legislature: eletto con i Progressisti alle elezioni politiche del 1994, nel collegio uninominale di Vasto, fu riconfermato alle elezioni del 1996, quando fu eletto nel collegio di Lanciano con il sostegno dell’Ulivo. Terminò il mandato di parlamentare nel 2001. Successivamente è stato assessore alle attività produttive della Provincia di Chieti. Tanti i messaggi di cordoglio di politici e semplici cittadini.
“A nome della comunità del Partito Democratico abruzzese esprimo cordoglio e vicinanza ai cari e ai familiari per la perdita di Giovanni Di Fonzo. Deputato e amministratore locale, per tanti anni un riferimento competente per le più innovative politiche di sviluppo del territorio. Una vita spesa per gli altri”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.
“È stato un riferimento importante per la sinistra riformista e democratica abruzzese – scrive tra i primi Andrea Catena, ex segretario regionale del Pd – da militante e dirigente politico dei Ds e del Pd un sostenitore del rinnovamento culturale e politico, da parlamentare e da cittadino impegnato un protagonista di battaglie importanti per il progresso economico e sociale del suo territorio e della comunità regionale. Ci mancherà”.
“Giovanni Di Fonzo è stato un autentico riformista. Un appassionato di giovani e di futuro, di scuola e di formazione. È stato iniziatore di iniziative. Ha acceso i riflettori, cercava di anticipare l’evoluzione futura. A lui si deve la premura costante per la Val di Sangro e per il suo sviluppo industriale. A lui si deve la cura della ricerca e dell’innovazione con la Notte dei Ricercatori, a lui si deve l’insegnamento di come si studiano i dossier. Lui, da parlamentare abruzzese, insieme all’allora Ministro Ciampi furono i padri dei patti territoriali, che hanno fatto scuola in Italia. Chi per primo pensò alla pista ciclopedonale della costa dei trabocchi fu lui da assessore provinciale di Chieti con la Giunta Coletti. Lui la immaginò prima di tutti e degli altri. Se oggi esiste è per la sua prefigurazione. Tutto è partito da lì. Ho avuto l’onore di essere consigliere provinciale in quella esperienza e di lavorare con lui. Nel mio mandato di parlamentare mi sollecitava e consigliava iniziative. L’Abruzzo perde un appassionato di territorio e di politica, un realizzatore”. Cosi in una nota il ricordo di Camillo D’Alessandro, coordinatore regionale di Italia Viva.