Mondo della politica in lutto con la scomparsa di Elena Marinucci: aveva 94 anni. La senatrice è stata una storica esponente del Partito socialista e dei Socialisti democratici italiani, sottosegretario di Stato e parlamentare europea. Ideò le “quote rosa”
La sua vita tra politica, impegno sociale, umano e personale è lunga e dettagliata. La sua biografia si compone di tanti tasselli che partono dall’Aquila, sua città natale.
Dopo gli studi presso il liceo ginnasio Domenico Cotugno dell’Aquila, Elena Marinucci si laureò in Giurisprudenza all’università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Si è sposata nel 1951 con il deputato e avvocato aquilano Nello Mariani, svolse per alcuni anni attività di avvocato nello studio del marito e dal 1965 al 1987, fu anche docente di diritto a L’Aquila. Diventò attiva in politica durante le manifestazioni a favore della legge Fortuna-Baslini sul divorzio, durante il suo lungo impegno politico ottenne la riduzione delle tempistiche per il divorzio con la legge 74. Nominata poi da Bettino Craxi responsabile femminile nazionale del partito, si spese ed ottenne l’inserimento delle quote “rosa” all’interno del partito. Sempre dalla parte delle donne, anche quando il femminismo ancora non era eccessivamente diffuso. Fu molto attiva anche all’interno del gruppo del Teatro della Maddalena, fondato nel 1973 da Dacia Maraini. Questa esperienza la spinse a creare, fine anni ’70, la “Lega delle donne per il socialismo”.
Alle elezioni europee del 1994 venne eletta per la IV legislatura del Parlamento europeo, nella circoscrizione Italia meridionale con 32 390 preferenze. Ricoprì in sede europea il ruolo di componente della commissione per la protezione dell’ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori, della commissione per i diritti della donna, della delegazione per le relazioni con i paesi dell’America centrale e con il Messico e della delegazione per le relazioni con l’Ucraina, la Bielorussia e la Moldavia; fu inoltre componente sostituto nella commissione per gli affari sociali e l’occupazione, nella commissione per le petizioni, nella commissione per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’energia e nella delegazione per le relazioni con i paesi dell’America del Sud e MERCOSUR. Al termine del mandato europeo si ritirò dalla vita politica.
La sua primissima biografia, “Una rivoluzione positiva”, scritta insieme alla storica Anna Maria Isastia, racconta proprio le sue battaglie, le lotte per affermare la dignità delle donne. Diceva la senatrice Marinucci: “Nei secoli la donna – si legge nel libro – è stata sempre sottomessa al volere dell’uomo, per la famiglia, per il quieto vivere o perchè semplicemente più debole. Dopo tante battaglie per la nostra autodeterminazione, però, la violenza c’è sempre e molto spesso resta impunita. Io non mi stancherò mai di dirlo: denunciate, fatelo sempre e non abbiate paura!”. I funerali saranno celebrati martedì 4 aprile a L’Aquila alle ore 11 nella chiesa di San Bernardino.
L’intervento del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio sulla giornata nera odierna
“Quella di oggi è stata una giornata molto triste per la comunità aquilana. Il dramma familiare che ha colpito l’intera famiglia dell’urologo Vicentini ha lasciato tutti attoniti.
Oggi l’Abruzzo ha perso anche una donna di alto profilo, la senatrice Elena Marinucci, protagonista nel secolo scorso della scena politica abruzzese e nazionale. Ha saputo valorizzare il ruolo e l’impegno delle donne in politica e nella società civile, valori che rimarranno come memoria per il futuro”.