Trasformazione delle terme in un centro benessere e relax per abbracciare la frontiera del turismo sostenibile, realizzazione di un albergo di livello con più di cento stanze, tredici imprenditori in campo per cambiare destinazione alle proprie proprietà e puntare sulla ricettività, 30 milioni di investimenti pubblici sui singoli progetti
E’ questo, in sintesi, l’effetto che il cambio di denominazione avrà sul territorio comunale di Popoli Terme e sull’intera Val Pescara. Ad illustrare i contenuti del progetto di riqualificazione, che poggia le sue radici proprio sullo stabilimento termale, sono stati questa mattina il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e il sindaco di Popoli Terme, Dino Santoro.
“Il cambio nome della città non è solo un fatto formale – ha spiegato Marsilio – ma è una presa consapevolezza di un territorio che investe sulle sue specificità e sulle risorse naturali. La Regione ha accompagnato con forza questo progetto. Sono sicuro che questo investimento segnerà una tappa fondamentale nella storia della città di Popoli e tutto il comprensorio della Val Pescara”.
Nello specifico gli investimenti sono indirizzati sul complesso termale che sarà aperto h 24, diventerà un albergo collegato con la ferroviaria e i parchi nazionali. Il tutto legato con il tessuto imprenditoriale per alzare il livello di
ricettività.
“Le Terme di Popoli devono essere un volano turistico per l’intero territorio – ha aggiunto il primo cittadino Santoro -. E’ stato complicato finora trovare a Popoli un posto in b&b, albergo o casa da affittare. Per questo abbiamo depositato progetti per 30 milioni di euro. Sono elementi sui quali lavorare per una giusta direzione”.
Alle Terme si lega l’accademia delle acque che avrà sede a Popoli, ma anche la figura di Corradino D’Ascanio e del museo dei motori. Intanto la filiera istituzionale per il cambio del nome, dopo l’ok in Consiglio Regionale, arriva in dirittura d’arrivo. Gli atti sono stati inviati al Ministero per la chiusura del percorso.