Popoli Terme: “Stazioni del territorio” per la prevenzione e la salute

Con il progetto “Stazioni del territorio” di Ferrovie dello Stato, a Popoli Terme proseguono le iniziative dedicate a prevenzione e salute. In stazione anche un presidio per prevenire e contrastare la violenza di genere

Nuove e importanti iniziative, dedicate ai cittadini, saranno ospitate nella stazione di Popoli-Vittorito, una delle cinque stazioni pilota destinate a diventare dei veri e propri hub polifunzionali grazie al progetto del Gruppo FS Stazioni del territorio, che mette a disposizione delle comunità diversi servizi per favorire la rinascita dei piccoli centri.

Nella stazione di Popoli-Vittorito, tra le iniziative messe in campo il Comune di Popoli Terme ha organizzato uno screening gratuito per la prevenzione dell’osteoporosi attraverso l’uso della MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) che può essere prenotato dai cittadini, consultando il proprio medico di famiglia. Spazio anche alle associazioni, come la cooperativa sociale Horizon Service, che ogni martedì è in stazione per prevenire e contrastare la violenza di genere attraverso la promozione culturale e la sensibilizzazione, offrendo sostegno alle donne che hanno subito violenza. Anche l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) sarà presente due giorni a settimana per attività di piccola riabilitazione, che si affiancano a riabilitazioni più complesse che continueranno a svolgersi presso la sede di Pescara.

Il progetto Stazioni del territorio
«L’Italia ha un tessuto importante rappresentato dai nostri comuni. Il Gruppo FS ha 2.200 stazioni operative, di cui 1200 nei comuni sotto i 15mila abitanti. Abbiamo la responsabilità sociale che non vengano spopolati e che rimangano vivi» sono state le parole dell’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris alla presentazione del progetto lo scorso aprile. Rigenerare i piccoli comuni attraverso nuovi servizi nelle stazioni è l’obiettivo dell’iniziativa che il Gruppo FS ha realizzato attraverso accordi stipulati già a partire dallo scorso anno.

Fabio Lussoso: