La consigliera regionale M5S Sara Marcozzi svela una lettera dell’autorità portuale del Tirreno in base alla quale l’accordo con Civitavecchia sarebbe la soluzione migliore e che “smentisce quanto dichiarato dal presidente Marsilio.”
Di seguito la nota di Sara Marcozzi
“Sono venuta in possesso di una lettera che Marsilio ha voluto tenere nascosta e che ribalta l’esito del tavolo tecnico del 18 luglio scorso tra Regione Abruzzo, Ministero dei Trasporti e Ministero del Sud. L’ha scritta il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, l’Avvocato Di Majo. L’ha indirizzata al Presidente dell’Abruzzo e ai Ministri Toninelli e Lezzi. Dice quello che noi ripetiamo da mesi: lo spostamento dei porti abruzzesi sotto l’Autorità di Civitavecchia NON preclude la Zes. È, secondo noi, la corretta interpretazione della legge e creare il corridoio Tirreno-Adriatico con l’Abruzzo protagonista sarebbe possibile senza rinunciare a niente. Significa che la nostra Regione potrebbe concretamente programmare un percorso di crescita per i prossimi 50 anni, fatto di investimenti, infrastrutture, LAVORO. Sapete cosa manca per farlo? La volontà di Marsilio!
Finora il Presidente e la sua Giunta di centro destra hanno fatto spallucce. Si sono accontentati di un’interpretazione sfavorevole per l’Abruzzo, fornita da qualche burocrate. Hanno usato la scusa di cavilli tecnici (che il Ministero dei Trasporti peraltro si era già reso disponibile a superare) per lavarsene le mani e rimanere fermi su una posizione che va contro le richieste che facciamo da tempo insieme a imprenditori, aziende, associazioni di categoria e tutto il tessuto economico abruzzese.
In campagna elettorale avevano promesso fuoco e fiamme per il bene dell’Abruzzo. Dopo 5 mesi già tirano i remi in barca e giocano al ribasso col nostro futuro.
Questa lettera è un importante segnale. Ora non hanno più scuse per perdere tempo, non hanno più le mani legate e non possono continuare a nascondersi. Si assumano le proprie responsabilità e mantengano le promesse che hanno fatto agli abruzzesi.Il tempo è SCADUTO”, conclude Marcozzi.
Di seguito le lettere fornite da Sara Marcozzi
La risposta dell’assessore regionale Mauro Febbo
“La lettera dell’avvocato Francesco Maria Di Majo, Autorità portale del mar Tirreno, non smentisce nulla, semmai è la stessa Marcozzi a essere smentita dal Ministro Cinque Stelle Barbara Lezzi che, in data 27 marzo 2019, dai banchi del Governo, ha affermato che Ancona è ‘porto avente le caratteristiche per l’istituzione della Zes e che risulta funzionalmente collegato via ferro e gomma con l’Abruzzo”. Questo quanto dichiarato dall’assessore regionale Mauro Febbo che spiega quanto segue:
Stessa posizione è stata ribadita al Ministero dei Trasporti il 18 luglio in occasione della convocazione del Capo di gabinetto del Vice Ministro Luigi Di Maio quando, alla presenza di ben 4 Direttori di dipartimento di vari ministeri, è stato chiaramente ribadito come Civitavecchia non ha i requisiti di Porto Core utili per la istituzione della Zes. Ricordo come l’altra possibilità di istituzione, quella della interrogianalità con il Molise, è naufragata quando lo stesso Molise se n’è andato con la Puglia il 5 agosto 2018.
Sono quattro mesi che la Marcozzi e i cinque stelle tentano inutilmente di scardinare una posizione di coerenza e nello stesso tempo di prudenza assunta da questo Governo regionale che si è trovato una richiesta di istituzione in itinere, peraltro non condivisa nella perimetrazione, che vede la stessa già approvata dal Ministro dei Trasporti Toninelli, e oggi al vaglio definitivo del Mise in seguito alle osservazioni recepite che lo stesso ci aveva fatto pervenire in sede di esame favorevole.
Inoltre, durante l’incontro del 18 luglio a tutti i presenti abbiamo ricordato le due missive, una del 4 aprile a firma del sottoscritto e l’altra del 13 maggio a firma del Presidente Marsilio, nelle quali abbiamo chiesto ufficialmente di aver indicazioni sulla reale ipotesi di istituzione della Zes attraverso l’Autorità portuale di Civitavecchia. Ma le uniche risposte ufficiali sono quelle sopraddette cioè quella della Lezzi in Parlamento e quella del 18 luglio. Peraltro è notizia ormai di dominio pubblico la grave situazione economica che sta vivendo il porto di Civitavecchia i cui imprenditori e le maestranze hanno inscenato azioni di protesta per i ritardi dei pagamenti e per mancanza di strategia di investimenti che possa far recuperare numeri e tonnellaggi ormai da tempo in forte discesa. Infine la Marcozzi non è a conoscenza che la Ministra Lezzi ha convocato per il 25 luglio una riunione con tutte le Autorità Portuali e i relativi territori delle istituende Zes per la formulazione della cosiddetta ‘Cabina di Regia’ dove è stata ribadito che entro la prima decade arriverà il riconoscimento e approvazione ufficiale anche della nostra.
Pertanto, anziché rincorrere dietro inutili e sterili capricci, invito la Marcozzi ed il suo movimento, ad impegnarsi presso il governo centrale per risolvere seriamente alcune vertenze aziendali importanti.”
Il servizio del Tg8