All’indomani della notizia circa la chiusura per inagibilità del Teatro “d’Annunzio” a Pescara, l’intervento di Carla Tiboni Presidente dell’Associazione “Flaiano” ed organizzatrice dei prestigiosi Premi Internazionali.
Come un fulmine a ciel sereno la notizia del Teatro “d’Annunzio” a Pescara per inagibilità statica, ha sorpreso un pò tutti ed in particolare l’Associazione Flaiano che da decenni organizza in quel suggestivo scenario i Premi Internazionali di cinema, televisione, teatro e letteratura. Sorpresa ancora maggiore se si tiene conto che L’ Associazione culturale Ennio Flaiano aveva già sottoscritto per il 2024 con l’Ente Manifestazioni Pescaresi il contratto per la serata finale di premiazione del 7 luglio e versato il 50% della cauzione.
“In pratica in questi anni avremmo lavorato e svolto eventi con una condizione reale di pericolo, senza sicurezza per il pubblico e i premiati che la manifestazione ha ospitato- dichiara Carla Tiboni – Quindi, ad oggi, la 51 edizione dei Premi Internazionali Flaiano, la cui organizzazione è già a pieno ritmo lavorativo, non ha un luogo dove svolgersi. Ogni altra location, evidentemente, comporterà dei costi decisamente più elevati rispetto a quelli del teatro d’Annunzio. Chi se ne farà carico?”
Il riferimento è alla dislocazione a Piazza Salotto per la serata del 7 luglio che comporterebbe un costo decisamente superiore a quello previsto se la serata si fosse svolta al “d’Annunzio”:
“Il palco più grande, le sedie, tutto ciò che riguarda il piano sicurezza, con la chiusura delle strade, i bagni chimici – specifica la Tiboni – certamente molto di più dei fondi che l’Amministrazione Comunale ci destina ogni anno.”
C’è poi il tema della perizia ordinata nel 2019 e resa pubblica solo oggi grazie all’interessamento dei consiglieri comunali del Pd e del Consigliere Regionale Antonio Blasioli:
“Se non avessero loro fatto emergere questo problema, per quanto l’Amministrazione Comunale l’avrebbe tenuto nascosto?”