All’interno della XXII Edizione Internazionale Premio Silone, organizzato dal Centro Studi Ignazio Silone e dal Comune di Pescina, sarà presentata al pubblico tutto domenica prossima la messa in scena di “Uscita di sicurezza”
Lo spettacolo nel suggestivo scenario di Via Calata Fiume a Pescina, all’interno di una cornice naturale (messa a disposizione dalla famiglia Scamolla di Pescina, collaboratrice del progetto), che ben caratterizza il legame del testo siloniano con la città stessa e i suoi abitanti. Ospite d’onore sarà l’attore di teatro, cinema e televisione Giuseppe Pambieri, che darà voce durante alla serata al pensiero di Silone espresso nel racconto che dà il titolo allo spettacolo; assieme a lui saranno in scena attori professionisti (per lo più abruzzesi) del calibro di Simone Faloppa, Diletta Laezza, Gaia Magni, Alessandro Martorelli, Antonio Pellegrini, Natascia Pietrangeli e Alessandro Scafati, che coinvolgeranno il pubblico nei vari snodi della vicenda umana, politica e sociale dello scrittore abruzzese. A contorno, le musiche dell’abruzzese ensemble Apeiron Quintett, formato da Paolo Alfano (clarinetto e sassofono), Antonio Vitagliani (vibrafono), Nunzio Cleofe (fisarmonica), Emilio Morgante (contrabbasso) e Francesco Vitagliani (batteria); di prestigio la presenza di due cantanti locali quali Giulia De Blasis e Chiara Tarquini. Regia e drammaturgia del trentino Mirco Michelon, che ritorna a Pescina dopo lo straordinario successo della regia di Silone racconta Fontamara, realizzata il 20 agosto scorso, all’interno della XXI Edizione del Premio Internazionale Premio Silone.
“Silone parla di libertà, non solo a livello personale e umano – sottolinea il regista, professore, conferenziere e saggista Mirco Michelon, che con l’occasione presenterà le proprie riflessioni sul testo il prossimo 24 agosto all’interno del Convegno Internazionale di Studi Ignazio Silone o la logica della privazione – ma anche a livello politico, culturale, artistico e sociale. L’autenticità e attualità di Uscita di sicurezza si ritrova proprio in questa chiave di volta, in questa possibilità che ogni singolo individui le due facce della vocazione di Silone stesso; quella dello scrittore e quella del politico. Esiste un impegno morale prima che politico, perché l’essere umano è prima di tutto un animale sociale… basta leggere la “canzone abruzzese” presente tra le righe dei libri dello stesso Silone. E Uscita di sicurezza, per l’appunto, non è da meno”.