A Rivisondoli i tantissimi presenti alla rappresentazione del Presepe vivente hanno vissuto una magia che si ripete ogni anno nella notte tra il 5 e il 6 gennaio
L’evento di quest’anno ha portato con sé il messaggio più importante, quello per la pace nel mondo e tra tutti quei popoli che vivono nei paesi in guerra. Nella capanna di Pié Lucente l’appello è risuonato forte e chiaro, davanti a oltre 10 mila persone.
Quello di Rivisondoli è il Presepe vivente più antico d’Italia. La giornata è iniziata con la vestizione della Madonnina, ruolo quest’anno affidato a Camilla Monaco, 16enne di Rivisondoli. Monsignor Michele Fusco le ha coperto il capo con lo storico velo, tramandato sin dalla prima edizione del 1951. A vestire i panni di San Giuseppe è stato Agostino Iannelli, originario di Agnone, ufficiale della polizia locale in pensione. Il bambinello era Elia Scialla, otto mesi, l’ultimo nato del paese.
I figuranti sono stati oltre cinquecento, arrivati dall’Abruzzo e dal Molise, in rappresentanza della Pro Loco di Planisina, dei Iganti di Sant’Elia a Planisi, del gruppo Fitp Spoltorino e da San Giovanni Teatino, centro che orami da qualche anno partecipa stabilmente alla manifestazione. Tra i personaggi più rappresentativi anche due ragazzine, L’Angelo della capanna è stato impersonato da Alessia Donatelli di Castel di Sangro, mentre Benedetta Lauriente è stata la Madonna dell’Annunciazione.
Dopo la Santa Messa del mattino, officiata dal vescovo, la rappresentazione della Natività si è dipanata nella Piana di Piè Lucente, in uno scenario reso suggestivo dalla neve. La voce narrante ha guidato le migliaia di persone presenti. Con l’arrivo dei Re Magi si è raggiunto il momento culminante del Presepe vivente.
L’appuntamento è all’anno prossimo, quando si svolgerà la 75esima edizione.