Processo Malibù Sulmona: Sentenza dopo 10 anni e condanne, anche se pesanti, per soli 5 degli undici imputati.
La vicenda risale al 2004 e riguarda un presunto giro di prostituzione all’interno del Night Club di Sulmona “Malibù” dove, secondo l’accusa, ragazze straniere venivano usate e costrette ad intrattenere i clienti nel locale. Ma in questi anni molti reati sono andati prescritti, due imputati sono morti ed altri due si sono resi irreperibili, mentre altri due sono stati assolti dall’accusa di violenza sessuale per non aver commesso il fatto. Ha retto l’accusa di violazione delle norme sull’immigrazione clandestina e la pena più dura é stata inflitta ad Ovidio Cafarelli, gestore del Night, ritenuto il principale responsabile del traffico di ragazze provenienti dall’Est Europa. Cafarelli é stato condannato ad otto anni di reclusione ed una multa di 150 mila euro, oltre al pagamento delle spese processuali, del suo mantenimento in carcere e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Condanne anche per Gianni Bellò e Gianni Santi, entrambi condannati a 6 anni, ritenuti responsabili del reclutamento delle ragazze. Le altre pene riguardano Ingrida Kusmoniene, anch’ella impegnata nel cercare le ragazze da far lavorare nel Night, tre anni di reclusione, così come per Claudia Teslaru , compagna e braccio destro di Cafarelli.