In aula oggi per l’ultima udienza del 2022 nell’ambito del processo sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola: travolto e distrutto, il 18 gennaio del 2017, da una valanga che provocò la morte di 29 persone
Dopo le festività natalizie si riprenderà a gennaio, con due sessioni: se il calendario verrà rispettato, si potrebbe arrivare alla sentenza entro la fine di febbraio. Oggi ascoltate quattro parti civili. Tra queste, la Regione Abruzzo e il legale della famiglia di Roberto Del Rosso, all’epoca dei fatti amministratore della struttura, anche lui morto sotto le macerie. Altre sei udienze sono previste a gennaio, il 18, 19 20 e il 26, 27 e 28, quando toccherà alle difese. Poi altre tre udienze il 15, 16 e 17 febbraio per le eventuali repliche.
Trenta gli imputati nell’ambito del processo: la Procura ha chiesto, tra l’altro, dodici anni per l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, undici anni e quattro mesi per il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, 7 anni e otto mesi per il gestore dell’albergo, Bruno Di Tommaso, e sei anni per l’allora presidente della Provincia, Antonio Di Marco.
Ultima udienza per questo 2022, al Tribunale di Pescara, del Processo per la tragedia di Rigopiano, caratterizzata dalle arringhe di Parte Civile. In particolare, a prendere la parola questa mattina, è stato l’avvocato della Regione, il Prof. Nicola Pisani che ha concentrato il suo intervento sull’esito della perizia del Tribunale puntando il dito sulle responsabilità in capo a chi avrebbe dovuto gestire il rischio, ma ha parlato anche di ridondanza dei capi d’imputazione, un aspetto questo criticato dagli altri avvocati di parte civile che hanno definito questo passaggio una sorta di assist alla difesa degli imputati.
L’udienza è, poi, proseguita con gli interventi degli avvocati della famiglia Del Rosso. Nello specifico l’avvocato Patrizia D’Agostino ha fatto riferimento, con dovizia di particolari, all’inadeguatezza e all’approssimazione delle gestione dell’emergenza già in atto da diverse settimane, caratterizzate dalla mancanza di comunicazione dati tra il CORE (Centro Operativo Regionale) dell’Aquila e la Sala Operativa di Pescara e alla tardiva attivazione del tavolo per la gestione dell’emergenza stessa. Ricordiamo che Roberto Del Rosso, gestore dell’Hotel Rigopiano, tra le 29 vittime, da giorni sollecitava le Autorità ad intervenire nella zona. Il Processo riprenderà il 18 gennaio con le arringhe degli avvocati dei 30 imputati.