Nell’ambito del processo per la tragedia di Rigopiano, il collegio di periti del Tribunale di Pescara ha chiesto 90 giorni di proroga e la necessità di inserire nello staff una quarta figura
Ai professori Claudio e Marco Di Prisco e Daniele Bocchiola si aggiunge il professor Giovanni Menduni, 69 anni di Firenze, che questa mattina ha prestato giuramento di fronte al Gip Gianluca Sarandrea. A questa proroga si sono opposti la Procura e le Parti Civili che temono la scure della prescrizione. Tuttavia l’udienza è stata aggiornata al prossimo 29 aprile alle ore 10.
Intanto, anche l’ultimo imputato, l’ex sindaco di Farindola Antonio De Vico, ha scelto il rito abbreviato: il suo legale ha nominato un consulente di parte nella figura del Professor Leo Adamoli. Il Comitato parenti delle vittime, infine, ha presentato una memoria nella quale si chiede di focalizzare l’attenzione, in particolare, sui quesiti 6 e 9, avanzati alla perizia, ovvero quelli della prevenzione del rischio e della gestione dell’emergenza nel rispetto delle norme vigenti.
“Continuiamo a rigettare al mittente – ci spiega Gianluca Tanda portavoce del Comitato – la teoria della scossa di terremoto che avrebbe causato la valanga, così come certificato da molti periti e consulenti e a ribadire che il vero punto chiave di questo processo è tutto ciò che si doveva fare per salvare i nostri famigliari, e non è stato fatto.”