Pronto Soccorso, Tafuri: “Servono soluzioni trasversali e condivise”

Carenza degli organici sempre più grave nei Pronto Soccorso, affollati soprattutto per casi lievi. “Servono soluzioni trasversali e condivise” dice al Tg8 il direttore del Dipartimento di Emergenza-Urgenza della Asl Lanciano Vasto Chieti Emmanuele Tafuri.

Il tema della medicina di emergenza in Abruzzo, con un focus su infermieri e nuovi modelli organizzativi, è stato al centro della due giorni del congresso regionale organizzato dall’Azienda sanitaria locale che si è svolto a Chieti all’auditorium del Rettorato dell’Università ‘Gabriele d’Annunzio’.

I Dipartimenti di Emergenza-Urgenza abruzzesi si sono confrontati su argomenti: dagli aspetti clinici di stretta competenza dell’emergenza (dissezione, il politrauma e le patologie tempo-dipendenti) a quelli di tipo organizzativo partendo dal ruolo dell’infermiere, sempre più importante in futuro con profili professionali specifici. Il dottor Emmanuele Tafuri sottolinea:

“Si tratta di individuare possibili soluzioni trasversali e condivise che permettano di superare le criticità legate al personale e garantire assistenza tempestiva e qualificata. Nonostante le carenze negli organici, nel 2023 si sono registrati 18,27 milioni di accessi negli ospedali sede di pronto soccorso e dea di I e II livello, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente. I numeri confermano, ancora una volta, che il maggior affollamento è dovuto a casi lievi: il 68% è stato valutato al triage come codici bianchi e verdi. Difficile se non impossibile lavorare nei Pronto Soccorso, per la carenza di organico, ore di lavoro in più, sacrifici enormi del personale e a questo si aggiungono anche le aggressioni. Il venir meno del numero chiuso per la facoltà di Medicina non risolverà nulla. Deve essere trovata la soluzione ai problemi; serve un cambio di passo anche da parte di chi accede al Pronto Soccorso, vista la percentuale altissima di codici bianchi”.

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