Il Sindacato Italiano Lavoratori Finanzieri, dopo lo stallo che si è venuto a verificare sul rinnovo contrattuale per il triennio 2022-2024, ha deciso di scendere in piazza
“Unitamente ad altre sigle sindacali del comparto difesa e sicurezza- afferma il Segretario Regionale Abruzzo Gianluca Di Girolamo – saremo domani davanti a Montecitorio per dimostrare il nostro disappunto per un contratto che allo stato attuale non può essere accettato. Solo qualche mese fa il Presidente del Consiglio dichiarava che il governo avrebbe dedicato una particolare attenzione al rinnovo del contratto del personale del comparto sicurezza e difesa affermando, tra l’altro, che un’ora di straordinario di un poliziotto, carabiniere o finanziere non può essere pagata 6 euro, con tutto il rispetto, meno dell’ora di un collaboratore domestico. Vista l’indisponibilità di nuove risorse, abbiamo proposto di razionalizzare il monte ore dello straordinario. Un taglio del 30% consentirebbe infatti un risparmio di 300 milioni circa utili a finanziare adeguatamente una rivalutazione delle indennità ferme da 30 anni, perché sono queste che remunerano i sacrifici dei colleghi dei reparti operativi su cui poggia il sistema sicurezza del paese.”
“Purtroppo constatiamo che il governo non sta mantenendo le promesse e le risorse appostate consentiranno un incremento di circa il 6,00% delle retribuzioni, assolutamente insufficienti rispetto all’inflazione che negli ultimi 3 anni è stata del 17% circa”.