Sono 280 gli stabilimenti balneari, 350 manifestanti in totale dall’Abruzzo a Roma, nella protesta nazionale per il futuro e per la difesa dei loro lidi
Il SIB (Sindacato Italiano Balneari), aderente alla Fipe Confcommercio, insieme alla FIBA (Federazione Italiana Imprese Balneari) di Confesercenti, ha organizzato la manifestazione denominata “Tutti a Roma. Salviamo la balneazione attrezzata italiana” in svolgimento oggi nella Capitale.
Alla manifestazione hanno preso parte, tra gli altri, il presidente regionale di Fipe Cofcommercio Riccardo Padovano e il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio nonché sindaci e rappresentanti istituzionali abruzzesi.
“La manifestazione – rende noto la SIB Confcommercio – è aperta a tutti gli operatori turistici sul demanio marittimo, ma anche a tutti i sindaci e consiglieri dei comuni interessati dal momento che l’attuale situazione di stallo, senza una legislazione chiara e certa, è penalizzante sia per gli imprenditori che per i territori che li ospitano”.
La mobilitazione si è resa necessaria per sollecitare tutte le forze politiche, il Parlamento e soprattutto il Governo ad intervenire in modo chiaro per dare stabilità all’intero comparto”.
“La balneazione organizzata rappresenta un fiore all’occhiello del settore turistico italiano ed è stata costruita con amore e passione da migliaia di piccole imprese familiari. L’attuale situazione tende a creare illusioni: basta volgere lo sguardo ai per ora pochi esempi in cui le gare sono state espletate. Nello specifico in Friuli è stato creato un villaggio Red Bull di migliaia di metri quadrati e in Veneto tre concessioni unite sono state assegnate alla nota marca di scarpe Geox.
I due esempi citati sono sufficienti a far capire, anche ai fornitori della filiera del km zero, che i danni economici derivanti dalla rimodulazione dell’attuale modello sono infiniti.
Quanto programmato in Europa sta avendo effetti devastanti in molti Stati e in molti settori, partendo dall’agricoltura, all’informazione per finire con il turismo”.
“Serve un’alleanza fra imprenditori balneari, Comuni e Regioni – ha dichiarato il SIB – per un inderogabile e urgente intervento legislativo che metta in sicurezza giuridica la balneazione attrezzata italiana e faccia ripartire il settore. Gli imprenditori balneari con i Comuni e le Regioni sono le parti lese di uno Stato che non legifera. Bisogna, quindi, affrontare e risolvere il problema della ‘morte annunciata’ di decine di migliaia di famiglie di onesti lavoratori.”
Il servizio del Tg8