Assemblea sindacale e protesta dei dipendenti Ud’A: devono dare indietro gli stipendi? Così sembra stando ad una lettera a firma del Rettore e del Direttore Generale.
L’assemblea pubblica, già convocata da giorni per tornare a discutere sulla mancata corresponsione della cosiddetta Ima, un’indennità accessoria di circa 300 euro al mese, in realtà é stata caratterizzata da un clima di ulteriore rabbia per la comunicazione, tramite posta elettronica, giunta martedì scorso, composta da un’introduzione e cinque allegati. La beffa per i lavoratori dell’Ateneo teatino é nell’ultimo rigo dell’ultimo allegato dove si legge:
“Secondo quanto esposto in premessa, ne consegue che la cifra sottoposta a valutazione ai fini di un eventuale recupero é di 3.358.545,56 euro. Si informa infine che questa Amministrazione provvederà a recuperare quanto dovuto in ordine alle somme erogabili non riconducibili ad alcuna previsione contrattuale, richiedendone la restituzione direttamente alle persone che ne hanno goduto.”
In buona sostanza i dipendenti che , al loro insaputa, hanno ricevuto stipendi in eccesso (ma questo, fanno sapere i sindacati, é ancora tutto da dimostrare) dovranno restituire somme per un totale superiore ai tre milioni di euro. Una procedura già avviata nei confronti di 28 collaboratori ed esperti linguistici chiamati a riconsegnare complessivamente somme che vanno dagli 85 mila ai 92 mila euro. Nuova assemblea dei lavoratori tra 15 giorni, ma non sono escluse manifestazioni di protesta a breve.