Piena solidarietà ed un grido d’allarme dalla Cgil dopo l’aggressione alla psichiatra avvenuta ieri al Pronto Soccorso a L’Aquila.
Il frequente ripetersi di atti di violenza nei confronti di operatrici e operatori sanitari pone, nuovamente, il tema della sicurezza sul lavoro come una priorità non più differibile soprattutto nei dipartimenti di Emergenza-Urgenza (Pronto soccorso e 118) e di Salute mentale – Si legge nella nota congiunta di Fp Cgil Abruzzo e Molise e dei Medici e Dirigenti Sanitari di Abruzzo e Molise –
Non è vero che ci sono situazioni non prevedibili e non evitabili. Le situazioni al limite, come quella accaduta, rappresentano la quotidianità per chi opera in ambiente ospedaliero, per questo occorre predisporre tutte le azioni utili a garantire la sicurezza di chi opera, a qualsiasi titolo, nella Sanità, per questo occorre più personale che possa gestire situazioni conflittuali come quella accaduta, per questo occorre un posto fisso di polizia in ogni plesso ospedaliero, per questo occorre una formazione mirata ad amministrare situazioni che mettano a rischio l’incolumità delle operatrici e operatori sanitari, perché non è più tollerabile che chi lavora per la salute degli altri metta in pericolo la propria.
“Il fatalismo non fa bene alla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori! – scrivono Luca Fusari Segretario Generale Fp-Cgil Abruzzo e Molise, Maria Piccone segretaria Medici e Dirigenti Sanitari della Fp Cgil Abruzzo e Molise, Anthony Pasqualone e Antonello Bernardi della Fp – Cgil – I protocolli, poi, relativi al comportamento da tenere in caso di aggressione, non possono essere considerati quali mero adempimento ma devono trovare applicazione sostanziale nella routine della gestione del Servizio Sanitario Nazionale, in tutte le sue articolazioni, prevedendo unità lavorative in misura adeguata e che siano specializzate e formate a tal fine.”
La nostra Organizzazione Sindacale, chiude la nota, si farà promotrice di iniziative di sensibilizzazione verso le istituzioni e la cittadinanza affinché tali episodi violenti non debbano più ripetersi.
Investire nella Sanità pubblica al fine di garantire il diritto alla salute del cittadino, vuol dire anche garantire la sicurezza di chi opera a tal fine.