Il Tar del Lazio ha decretato l’illegittimità del numero chiuso, per l’anno accademico 2016-2017, nel corso di laurea magistrale in Psicologia dell’università dell’Aquila.
Accolto il ricorso presentato dall’Unione degli universitari dell’Aquila (Udu) contro l’ateneo e il ministero competente. A comunicarlo, in una nota, è lo stesso sindacato studentesco. Grazie alla sentenza 23 studenti dovranno essere immatricolati, mentre altri 35 aspettano un pronunciamento analogo.
“Per questi ultimi – scrive l’UDI – chiediamo all’Ateneo di applicare i principi stabiliti nella prima sentenza e di non aspettare che sia il tribunale ad ordinare l’immatricolazione. Inoltre chiediamo al nostro Ateneo di eliminare tutti i numeri programmati locali, che ad oggi non hanno avuto altro effetto che rendere sempre meno attrattivo l’ateneo, con la conseguenza di non vedere raggiunti neanche i contingenti programmati. La sentenza ristabilisce i diritti degli studenti in materia di accesso allo studio: non è possibile per le università inserire dei numeri chiusi motivando la scelta in base al rapporto docenti/studenti. Il ricorso, promosso e coordinato dall’Udu L’Aquila, insieme ad altri simili promossi nel territorio nazionale, ha portato a sentenze che segnano con crepe profonde il muro del numero chiuso. Riempie il cuore di gioia questa sentenza, uno dei tanti piccoli passi necessari in questo Paese per riaffermare giorno per giorno i diritti costituzionali”.