Pugnalato alle spalle Crox non si è nemmeno potuto difendere

Nuovi e agghiaccianti particolari dall’esame autoptico di 160 pagine, effettuato dal medico legale Cristian D’Ovidio, rivelati questa mattina dal quotidiano “Il Centro”, sul corpo di Cristopher Thomas Luciani, il giovane ucciso da due suoi coetanei la sera del 23 giugno scorso a Pescara.

Doveva esserci solo un chiarimento tra Cristopher Thomas Luciani ed i suoi due aguzzini quella tragica sera del 23 giugno al Parco Baden Powell di Pescara. La vittima doveva dei soldi a uno dei due che lo ha attirato in quel luogo. Giunti, però, in un’area nascosta tra la ferrovia e il parco, di proprietà di RFI, l’improvvisa aggressione, con le prime pugnalate violente alla schiena, subito letali, che non hanno dato la possibilità al povero Cristopher di difendersi. Dettagli agghiaccianti dalle 160 pagine della relazione conclusiva dell’esame autoptico del medico legale Cristian D’Ovidio, riassunte, questa mattina, dalla collega Simona De Leonardis sul quotidiano “Il Centro”. Una vera e propria esecuzione, probabilmente studiata a tavolino, Cristopher si è subito accasciato su un fianco, ma i suoi due giovani assassini non si sono fermati, altre coltellate, 25 in tutto, sui fianchi sulle gambe e perfino calci in faccia, con una violenza e una crudeltà inaudite. Il tutto suffragato anche dai racconti dei testimoni oculari. Svelato anche il particolare della mano usata, il primo ha agito con la mano destra, mancino il secondo, l’amico dell’aggressore che Cristopher, probabilmente, nemmeno conosceva. Tutta questa assurda violenza per un debito di 70 euro. Alla luce di questi nuovi dettagli il Pm della Procura del Minorenni dell’Aquila David Mancini, potrebbe decidere di sentire nuovamente i due minorenni in carcere dallo scorso 24 giugno, già la prossima settimana.