Negli ultimi mesi, la Polizia di Stato sta prestando grande attenzione alla tutela della legalità in termini di misure di prevenzione. In particolare il Questore di Pescara Carlo Solimene è impegnato, nelle ultime settimane, in una serie di provvedimenti specifici.
I provvedimenti amministrativi adottati sono stati applicati dall’Autorità di Pubblica Sicurezza nei confronti degli interessati, sono stati riscontrati indici di pericolosità sociale previsti dalla normativa vigente. Solo nel corso della scorsa settimana, il Questore della provincia di Pescara, Carlo Solimene, ha emesso 12 avvisi orali, a seguito di una puntuale istruttoria curata dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura. L’adozione di tali provvedimenti, emessi grazie anche alle segnalazioni pervenute dagli uffici dell’Arma dei Carabinieri, ha subito una notevole ascesa negli ultimi mesi a conferma dell’importanza prestata alla prevenzione. I provvedimenti adottati rappresentano una misura di prevenzione personale, con i quali l’Autorità di P.S. avvisa formalmente il soggetto ritenuto socialmente pericoloso, di comportarsi in maniera conforme alla legge con l’avvertimento che, in caso di trasgressione dell’avviso, potrà incorrere in misure di prevenzione più gravi. Per quanto concerne le persone per le quali è stata emessa la misura di prevenzione, residenti sia a Pescara che in altri comuni della provincia, per quattro di essi si evidenziano reiterati pregiudizi per reati contro il patrimonio. In tali casi l’attività istruttoria svolta ha permesso di stabilire che tali persone vivano abitualmente con i proventi di attività illecite si è ritenuto pertanto necessario ripristinare le condizioni di pubblica sicurezza. Altre quattro persone sono risultate destinatarie della misura cautelare del divieto di avvicinamento o dell’ammonimento, mentre le restanti persone sono invece gravate da pregiudizi attinenti varie condotte penalmente rilevanti che riguardano la normativa sugli stupefacenti come anche l’illecita gestione dei rifiuti. Tale attività attesta il costante impegno delle Forze dell’Ordine per la tutela della sicurezza, che, in tali casi, si concretizza attraverso non solo la repressione dei reati in genere, ma anche e soprattutto la prevenzione, evitandone la commissione e la reiterazione.