Il Presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Marco Marsilio, in un posto pubblicato sul suo profilo social, interviene sull’elezione del Presidente della Repubblica.
“Spero che questo spettacolo indegno, con un Parlamento e tutte le Regioni bloccati per una settimana (se basterà) mentre c’è una pandemia in corso, sta per scoppiare una guerra ai confini dell’Europa, il rincaro delle bollette e delle materie prime sta ammazzando imprese e famiglie, sia la pietra tombale di questo metodo di elezione indiretta affidata a presunti saggi e illuminati che ne saprebbero più del popolo, e che il prossimo Presidente lo possano scegliere i cittadini in un confronto trasparente, aperto, civile e democratico. Senza giochi di palazzo”.
Lo scrive su Facebook il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, grande elettore del presidente della Repubblica.
“Oggi terza votazione per il Quirinale. Altro nulla di fatto annunciato: senza “accordi” – osserva il presidente abruzzese – nessuno può raggiungere il quorum. E via con le schede bianche, i candidati di bandiera, i nomi-civetta per contarsi… e qualche centinaio di Grandi elettori si scatenano a fare i goliardi come fossero a scuola, votando attori porno, calciatori, soubrette, amici e conoscenti per divertimento, scadendo nel grottesco”. “Questo rito bizantino, che si voleva far somigliare a un conclave, sembra sempre più una messa nera. L’elezione del Presidente della Repubblica, che dovrebbe essere l’atto più solenne in una nazione democratica, avviene in un contesto fatto di trame segrete, patti inconfessabili, agguati, tradimenti, franchi tiratori, ambizioni sfrenate e finte ipocrisie”, conclude Marsilio.