Usciamo dalla riunione con RFI, Regione, Ministero e il coordinamento del Pubblico procedimento sul raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara con l’auspicio che si possa vedere prendere corpo alla variante che consentirà di bypassare Brecciarola e Manoppello verso l’Interporto, eliminando quindi l’attuale impatto su case e attività per quel tratto di progetto.
C’è però, la certezza che dovremo confrontarci ancora con i tecnici e i committenti per ottenere l’interramento del tracciato a Chieti Scalo e San Giovanni Teatino. Si apre una fase del tutto tecnica, che vedrà le nostre amministrazioni al lavoro per concretizzare queste possibilità”: lo hanno detto il sindaco di Chieti, Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale, Luigi Febo al termine dell’incontro tenutosi oggi all’Aeroporto d’Abruzzo sul progetto di velocizzazione della linea ferroviaria.
“Oggi registriamo con orgoglio la consapevolezza di aver dato lo slancio decisivo al confronto sul progetto, finalizzato non a fermarlo o rallentarlo, ma a renderlo più utile e fattibile rispetto al territorio e ai sacrifici che la stesura originaria avrebbe richiesto alla popolazione, in alcuni casi davvero troppo alti – dicono ancora Ferrara e Febo. Un’opera così importante non poteva essere calata dall’alto, così come i territori non potevano restare da soli a perorare proposte e alternative che sarebbero rimaste inascoltate. Si apre una fase tecnica di rapporto con il Comitato per il pubblico procedimento che recepirà ufficialmente le nostre proposte, affinché venga vagliata l’effettiva fattibilità delle modifiche richieste”.
“Chieti trattiene finché non avremo certezze, il sospiro di sollievo, perché alla riunione di oggi si è parlato della variante verso l’interporto capace di “salvare” l’impatto su Brecciarola, ma resta la questione dell’interramento della linea nei territori di San Giovanni Teatino e Chieti Scalo, per proseguire in superficie nell’intersezione con la statale 656 (prima della stazione interporto) e per cui ci metteremo in moto, affinché uno studio di fattibilità dettagli in modo preciso costi e benefici. Si tratta di eliminare le criticità collegate all’attuale tracciato, soprattutto sul fronte ambientale, sui rumori, sulla vivibilità di una zona che è centrale, dove vive una parte rilevante della popolazione cittadina”.