In base all’articolo 117 della Costituzione, sottolinea il senatore D’Alfonso, la Regione Abruzzo può decidere sulla modifica del tragitto che tante polemiche ha sollevato tra imprenditori e residenti.
Nei locali dell’Officina il senatore Luciano D’Alfonso incontra la stampa sui progetti di raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma, i Lotti 1 e 2, inseriti all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Com’è noto il Dibattito Pubblico per il lotto 1 Interporto d’Abruzzo-Manoppello e per il lotto 2 Manoppello-Scafa, indetto il 16 dicembre 2021, si è concluso lo scorso 21 aprile con la pubblicazione della Relazione conclusiva da parte della Coordinatrice del Dibattito Pubblico Iolanda Romano che, nella sua introduzione, ha parlato esplicitamente di “ardua realizzazione”. La stessa ha sottolineato che “la natura dello strumento imporrebbe che il dibattito pubblico fosse realizzato in una fase anticipata della progettazione, quando ancora gli spazi per i miglioramenti sono non solo possibili, ma anche non residuali”.
“Trattandosi, tuttavia, di opere inserite nel Pnrr il Governo ha optato per una scelta che è apparsa contraddittoria: da una parte procedure super accelerate, dall’altra il mantenimento del dibattitto pubblico a progetto definito e con tempi di svolgimenti dimezzati. Il risultato è che, anche in questi ultimi giorni, la stampa continua a riferire il malcontento dei territori attraversati dal nuovo tracciato. Ma non è questo un buon motivo per essere divisivi – osserva D’Alfonso -. Come amministratori pubblici siamo chiamati ad essere sempre e soltanto pontieri, e mai guastatori, nel lavoro di composizione delle criticità, con le coesioni di tutti, non lasciando solo, in questo caso, il Comune di Manoppello”.
Un percorso di soluzioni deve e può essere trovato: “Il fatto che i progetti di tracciato di R.F.I. siano discutibili, e che siano discussi – continua D’Alfonso – da un lato mette d’accordo tutti, dall’altro impensierisce fortemente per il timore che se si perde questa occasione storica, non ce ne sarà poi un’altra per migliorare l’infrastruttura ferroviaria Pescara-Roma”.
Nel corso della conferenza stampa è stata fornita un’agenda di possibili soluzioni-cerniera tra l’importanza dell’opera e le esigenze di sicurezza e di sostenibilità dell’intervento da parte dei territori, soprattutto ricordando le competenze nello stabilire il tracciato delle grandi opere infrastrutturali: “Abbiamo tutta la forza dell’art.117 della Costituzione che ci fornisce aiuto esplicito!”