Rapporto Criminalpol: triplicati gli omicidi commessi dai minori

In Italia sono triplicati gli omicidi commessi dai minori: un dato che fa riflettere anche l’Abruzzo, dopo la morte del 17enne ‘Crox’ ucciso da due coetanei a Pescara

Secondo il rapporto sugli omicidi volontari in Italia, redatto dalla Direzione centrale della polizia criminale (Criminalpol) del Ministero dell’Interno, aumenta la percentuale di omicidi commessi da minori: quasi il triplo in un solo anno. Anche il numero dei minorenni uccisi cresce, raddoppiando.

I dati raccolti per l’anno 2024 sono stati analizzati mettendo a confronto le informazioni acquisite dalla banca dati della Polizia e quelle dei presidi territoriali delle forze dell’ordine.

Del resto già nel 2023, ben prima prima dell’omicidio del giovane Thomas Christopher Luciani, detto Crox, all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, la relazione della presidente Fabrizia Francabandera evidenziava l’aumento dei reati commessi da minori in Abruzzo.

Tornando al rapporto della Criminalpol di quest’anno, il dato drammatico è proprio quello che riguarda la criminalità minorile in Italia: nel 2024 l’incidenza di quelli commessi dai minori si attesta all’11% del totale degli omicidi rilevati, a fronte del 4% dell’anno precedente. Ed è quasi raddoppiata la percentuale di minorenni uccisi. Nel 2024 è stata del 7%, mentre nel 2023 era al 4%. Gli autori del reato hanno prevalentemente un’età compresa tra i 18 e i 40 anni.

Un andamento in drammatica controtendenza, se è vero come è vero che dallo stesso report emerge anche un vistoso calo degli omicidi volontari. In Italia sono scesi del 33% in 10 anni: dai 475 consumati nel 2015 si è passati ai 319 del 2024. Un calo che si conferma anche nel 2024, con un decremento del 6% rispetto al 2023 (quando furono 340 i delitti). La flessione maggiore riguarda gli omicidi legati alla criminalità mafiosa: dai 53 del 2015 ai 15 del 2024, con un calo del 72%.
La Campania è la regione dove si sono verificati più omicidi (seguita da Lombardia e Lazio) e risulta in controtendenza, con un +31% nel 2024 rispetto al 2023.

In dieci anni, sottolinea ancora il report, si registra una flessione del 38% degli omicidi con vittime maschili (da 330 a 206) e del 22% di quelli con vittime femminili (da 145 a 113).

Nel 2024 il 49% degli omicidi ha avuto origine da una lite degenerata (45% nel 2023) mentre per quanto riguarda il modus operandi, al primo posto c’è l’uso di armi improprie e armi bianche (133 casi nel 2024 a fronte dei 156 nel 2023), mentre le armi da fuoco risultano utilizzate in 98 casi
nel 2024 e in 101 nel 2023. L’avvelenamento è stato rilevato in soli 6 casi nel 2024 e 4 nel 2023.

Nel report nazionale della Criminalpol si sottolinea poi una considerazione da tempo evidenziata da chi si occupa di criminalità organizzata: “La netta diminuzione del numero degli omicidi ascrivibili a contesti di criminalità organizzata è significativa di come le mafie in Italia stiano cambiando pelle: cercano di evitare clamori per poter dedicarsi con maggiore efficacia alle attività criminali e soprattutto all’infiltrazione dell’economia legale”.