In Italia i Comuni sono quasi tutti rinnovabili, 7.891 su 7.896. Nel rapporto di Legambiente impennata del fotovoltaico, ma non basta. L’Abruzzo non avanza
In Italia, stando ai dati relativi al 2023, la diffusione dell’eolico procede molto più lentamente del solare. L’obiettivo della decarbonizzazione da raggiungere entro il 2030 è produrre 90 Gigawatt da fonti rinnovabili, ma di questo passo – secondo il rapporto di Legambiente – si arriverà alla meta con 16 anni di ritardo.
“Sono dati importanti ma non ancora sufficienti per centrare gli obiettivi 2030. Stando alla media delle installazioni degli ultimi tre anni, l’Italia con questo ritmo solo nel 2046 – con ben 16 anni di ritardo rispetto al 2030 – raggiungerà il 100% degli obiettivi e riuscirà a soddisfare la quota di 90 Gw di potenza rinnovabile installata” ha spiegato oggi a Pescara la presidente di Legambiente Abruzzo, Silvia Tauro.
In Abruzzo, dopo la crescita degli ultimi anni, si assiste ad una certa stasi. Le centrali eoliche non crescono, a reggere bene è soprattutto l’idroelettrico, da cui arriva la parte più rilevante di energia rinnovabile. Al secondo posto il fotovoltaico e al terzo l’eolico da fonti rinnovabili.
La 19esima edizione del rapporto Comuni rinnovabili di Legambiente vede Roma, Padova e Ravenna in testa alla classifica delle città con le maggiori realizzazioni di solare fotovoltaico l’anno scorso.
Più in dettaglio, sono 7.860 i comuni (+560 rispetto al 2022) che hanno scelto questa fonte pulita portando la potenza totale a 30,2 Gigawatt. Una crescita significativa di oltre 5 Gw in un solo anno, caratterizzata soprattutto dalla realizzazione di piccoli impianti.
Sul podio nel 2023 tra le grandi città, Roma, con 4.890 impianti solari e 32,05 Mw di potenza installata, Padova (1.918 impianti e 15,03 Mw) e Ravenna (1.519 impianti e 11,07 Mw).
Crescita più lenta per l’eolico, distribuito in 1.043 Comuni, in grado di soddisfare il 7,6% del fabbisogno energetico elettrico del Paese: 101 i nuovi impianti realizzati nel 2023 coinvolgendo 61 Comuni tra Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Dati positivi anche per l’idroelettrico con 1.971 comuni (+398 rispetto al 2022) che hanno almeno un impianto per la produzione di energia elettrica con questa tecnologia. Nel 2023 realizzati 72 nuovi impianti, di cui uno solo di grandi dimensioni, che hanno coinvolto 68 Comuni, con un incremento di 30,89 Mw.
Lieve crescita per i comuni che utilizzano impianti a biomassa, sono 1.680 (+29 rispetto al 2022). Ferma la geotermia che non fa registrare al momento nessun nuovo impianto, in attesa della realizzazione di quelli a media entalpia già autorizzati.