Allarme della Cgil sul futuro degli attuali 39mila percettori abruzzesi del Reddito di cittadinanza. Ecco cosa accadrà in Abruzzo secondo la ricostruzione del sindacato. Intanto l’Usb lancia la protesta a Pescara per martedì 14 marzo
Secondo la Cgil Abruzzo e Molise dei 39mila attuali beneficiari di Reddito di cittadinanza in Abruzzo, i primi a vivere gli effetti delle novità normative che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane, saranno i 17.600 cosiddetti “occupabili”. Per questi, da agosto, cesserà l’attuale sussidio. Per gli altri 21.400 la misura dovrebbe invece terminare a dicembre 2023. Si tratta, in questo secondo caso, di quelle famiglie che al loro interno hanno una persona disabile, ultrasessantenne o con meno di 18 anni. Per i primi, i cui nuclei familiari sono composti da persone con meno di 60 anni, la nuova misura che sostituirà il Reddito -stando alle indiscrezioni- partirà dal 1° settembre e vedrà una riduzione dell’importo: gli attuali 500 euro scenderanno a 375 euro mensili.
Per il sindacato non è ancora chiaro cosa accadrà ai 9.500 abruzzesi che percepiscono il Reddito di cittadinanza a integrazione di un reddito da lavoro che comunque non consente di vivere con dignità. Considerata la diminuzione degli importi, è verosimile che per queste persone venga azzerata l’integrazione per cui degli iniziali 17.600 percettori “occupabili”, solo in 8.100 a settembre effettivamente accederanno alla nuova misura, non avendo nessun altro reddito oltre il sussidio. Da gennaio poi, quando la nuova misura entrerà definitivamente in vigore per tutti, quindi anche per le famiglie con disabili, minori e anziani, secondo la Cgil ci sarà una ulteriore diminuzione dei beneficiari. La riduzione del reddito Isee per l’accesso, che passerà dall’attuale 9.360 a 7.200 euro, taglierà fuori da qualsiasi sostegno anche 5.000 persone appartenenti a nuclei familiari con all’interno soggetti fragili.
Intanto l’Usb scalda i motori della protesta. La federazione abruzzese e molisana dell’Unione sindacale di base invita percettori del beneficio statale, lavoratori e lavoratrici, pensionati, forze politiche e sociali, comitati territoriali al presidio del 14 marzo a Pescara, della ore 10 in via Passolanciano 75 davanti al Centro per l’impiego.