In provincia dell’Aquila i Carabinieri individuano 24 furbetti del reddito di cittadinanza. Uno dei beneficiari era irreperibile per l’anagrafe, ma non per riscuotere l’assegno sociale.
Arrivano dalla provincia dell’Aquila le nuove ipotesi di indebita percezione del reddito di cittadinanza, individuate dai Carabinieri nell’ultimo mese: si tratta di 24 nuovi casi che vanno ad aggiungersi a quelli già accertati nel corso dei controlli chiusi dai militari all’inizio dell’anno.
Dopo il bilancio tracciato lo scorso febbraio, dove i casi accertati in provincia sono stati oltre 40, questa seconda fase di controlli, compiuta dai militari dell’Arma territoriale e quelli del nucleo ispettorato del lavoro dell’Aquila, ha dimostrato altre 24 ipotesi di irregolarità sull’attribuzione dell’assegno sociale.
I numerosi controlli effettuati sulle zone della valle dell’Aterno hanno permesso di scoprire 4 irregolarità riscontrate dai militari delle stazioni di Cagnano, Montereale e Sassa; nell’Alto Sangro ben 17 violazioni sono state accertate dalla stazione di Pescasseroli e nella Marsica 3 illeciti sono stati individuati dalla stazione di Magliano dei Marsi.
Le ispezioni dei Carabinieri hanno dato modo di stimare un esborso non dovuto dallo Stato di oltre 100 euro in favore della schiera di soggetti, italiani e stranieri, che avrebbero certificato in atti dichiarazioni mendaci circa i requisiti richiesti dalle vigenti normative, traendo così in errore gli enti preposti alla definizione dei sussidi.
In un caso, i carabinieri di Magliano dei Marsi hanno accertato che uno dei beneficiari controllati, nonostante fosse stato cancellato dalle liste anagrafiche per irreperibilità dall’ottobre del 2022, ha continuato a percepire indebitamente la somma inizialmente riconosciuta e pari a circa 600euro mensili.
Ora le 24 posizioni, esaminate dai carabinieri dei presidi del comando provinciale e del nucleo ispettorato del lavoro, sono state segnalate alle autorità competenti per le valutazioni dell’aspetto penale/amministrativo, nonché per l’immediata interruzione del contributo e il successivo recupero delle somme ottenute in maniera fraudolenta.
Sono in previsione ulteriori controlli affidati ai comandi di stazione dei carabinieri, capillarmente presenti sul territorio della provincia aquilana.