Referendum, ecco la “Sinistra per il Si”. Referendum nascono a Pescara i comitati della “Sinistra per il Si”
“Vogliamo porci come ponte con quegli ambienti della sinistra italiana più scettici sulla riforma costituzionale, dialogando anche con forze contrarie al referendum come l’Anpi e la Cgil”. Così Andrea Catena, coordinatore della segreteria regionale del Pd, ha presentato, in conferenza stampa a Pescara, i nuovi comitati ‘Sinistra per il Sì’ che saranno attivi in Abruzzo a sostegno della riforma costituzionale in procinto di essere sottoposto a referendum. “Non sarà un referendum su Renzi, che ha riconosciuto l’ errore di avere personalizzato troppo questa battaglia – ha proseguito Catena – sarà invece una competizione tra chi vuole un cambiamento e chi vuole che le cose restino come sono”. A livello regionale si contano, secondo quanto riferito in conferenza stampa, adesioni di amministratori, intellettuali ed esponenti di partito, tra i quali il segretario regionale Marco Rapino, l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, i presidenti delle province di Chieti, Teramo e L’Aquila, Mario Pupillo, Renzo Di Sabatino e Antonio De Crescentis, il docente universitario Gianpiero Di Plinio e altri. “Non ci sarà un comitato regionale, ma saranno attivi vari comitati sparsi sul territorio, come quelli che sono già al lavoro a Sulmona e nella Marsica – ha messo in luce l’esponente democratico – puntiamo ad aprire diverse decine di comitati, che si sommeranno agli oltre cento comitati ‘Basta un Sì’ già operativi in Abruzzo”. In conferenza stampa, insieme a Catena, anche l’assessore regionale Paolucci, il segretario cittadino del Pd di Pescara Moreno Di Pietrantonio, la segretaria provinciale del Pd di Chieti Chiara Zappalorto e la consigliera comunale del Pd pescarese Leila Kechoud. “Questa riforma segna la conclusione della lunga storia del bicameralismo perfetto, con leggi che andavano avanti e indietro, bloccando il Paese e rendendolo meno competitivo – ha detto Paolucci – sono previsti dei contrappesi adeguati, finalmente le Regioni saranno rappresentate, si elimineranno conflitti di competenza tra Stato e Regioni e si renderà più forte, rapido ed efficace il nostro sistema democratico”.