Regione Abruzzo: audizione sul futuro della Riserva Borsacchio

In Commissione Ambiente Regione Abruzzo si è tenuta un’audizione per discutere il futuro della Riserva Naturale Borsacchio

L’incontro ha visto la partecipazione del presidente dell’associazione Guide del Borsacchio, Marco Borgatti, in rappresentanza di oltre 300 associazioni e dei 32.000 firmatari dell’appello per la tutela della riserva.

“Per la prima volta dopo anni il confronto si è svolto in un clima costruttivo e rispettoso, creando le basi per un dialogo necessario in presenza di rappresentanti degli agricoltori. – si legge nella nota di Borgatti – È emerso chiaramente quanto sia importante basarsi su dati scientifici e documenti ufficiali, superando approcci frammentari o influenzati da opinioni personali che, seppur lecite, non incidono su quanto dettato dalle normative nazionali ed europee.

Il valore di un’area in termini ambientali non può essere espresso da un parere di un’associazione ambientalista o al contrario da una associazione di categoria del mondo dell’agricoltura. Entrambe le parti non sono titolate a riconoscere il pregio o meno e le relative misure di tutela. La tutela dell’ambiente è una prerogativa dello Stato che tutela aree, come la riserva Borsacchio in base a documenti ufficiali redatti con criteri precisi da istituti, università e ricercatori con metodologie oggettive di analisi del territorio”.

La Riserva Naturale Borsacchio, istituita quasi vent’anni fa, non ha ottenuti molti interventi concreti, come l’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico (PAN).

“Questa lacuna – prosegue Borgatti – ha penalizzato sia la tutela del patrimonio naturale sia lo sviluppo di attività economiche sostenibili, bloccando ogni parte in campo”.

Recentemente il Ministero dell’Ambiente ha ribadito che qualsiasi modifica alle riserve naturali deve rispettare leggi nazionali e accordi internazionali, basandosi su studi rigorosi e non su scelte arbitrarie o pareri di soggetti non titolati.

“Il Ministero – continua Borgatti – ha evidenziato significative criticità costituzionali nella modifica legislativa del 29 dicembre 2023 che ha di fatto cancellato la riserva. Inoltre ha ribadito che le Regioni, nel rispetto delle normative nazionali e internazionali prese dall’Italia e dall’Europa per arrivare al 30% di aree protette nei territori, possono solo aumentare i vincoli ambientali, non ridurli. Criticità che hanno spinto la Regione Abruzzo a congelare la situazione e gli effetti della norma cancella Riserva Borsacchio”.

Borgatti ha anche ricordato che per la Riserva Borsacchio sono già disponibili numerosi studi scientifici condotti da prestigiose università italiane che ne confermano il valore unico e la necessità di proteggerla con vincoli ambientali e non solo paesaggistici.

Per modificare o istituire una riserva la legge italiana richiede un processo di confronto qualificato fra enti, che non è avvenuto. Borgatti nella sua nota ricorda anche il percorso istitutivo della Riserva:

“Lo Studio originario è dell’Università La Sapienza di Roma, condotto dalla famosissima Vittoria Calzolari e un gruppo di ricercatori che oggi sono importanti riferimenti in Italia ed Europa in tema di Urbanistica e Pianificazione Ambientale. Tale studio ha censito le peculiarità floristiche, faunistiche e geologiche dell’area che per legge di Stato devono essere tutelate.

A questo seguono gli studi e i documenti ufficiali  del 2009 per il PAN Nigro (mai approvato), firmati da importanti ricercatori che hanno catalogato centinaia di specie protette, peculiarità geologiche e storiche e siti di interesse comunitario.

Nel 2016, per il PAN attualmente in stallo, sono stati effettuati studi ufficiali che hanno ulteriormente arricchito il quadro delle peculiarità naturali e dei vincoli con una dozzina di siti da tutelare a livello europeo. A tutto questo materiale ufficiale si aggiungono le ricerche recenti delle università di Teramo e L’Aquila che confermano e individuano il valore assoluto dell’area. Tutto questo lavoro non può essere scalfito da una opinione, legittima, ma scientificamente infondata”.

L’attivazione del PAN è il passo decisivo per garantire una gestione efficace e condivisa. Lo stesso Ministero dell’Ambiente ricorda come, per lo Stato, la strada per risolvere le frizioni fra le parti sia il confronto costruttivo. Secondo Borgatti l’audizione di ieri rappresenta un buon punto di partenza, ma occorre andare avanti:

“È essenziale che la Regione Abruzzo eserciti un ruolo attivo nel coordinare i prossimi passi, approvando il PAN e aggiornando le normative tecniche. Solo così la Riserva Naturale Borsacchio potrà diventare una risorsa per il territorio e un modello virtuoso di tutela ambientale.

Come Guide del Borsacchio siamo pronti a collaborare con tutte le parti coinvolte per costruire un futuro migliore per questa straordinaria area naturale, unendo tutela e opportunità per la comunità.

Siamo pronti a confrontarci ascoltare ed essere ascoltati e valutare interventi per il bene comune e dell’ambiente, ma con una ferma condanna e opposizione a ogni forma di distruzione e cementificazione dell’area. Su questo punto abbiamo trovato accordo con il Presidente della Commissione Ambiente.

La Riserva Borsacchio può finalmente trasformarsi in una opportunità per tutti. Siamo pronti a collaborare con tutte le parti per far nascere una riserva che sia un modello di sviluppo sostenibile e di tutela del patrimonio naturale”.
Marina Moretti: