In Regione Abruzzo il M5S torna a sollecitare con una proposta di legge il taglio degli stipendi dei consiglieri .
In Regione Abruzzo i Movimento 5 Stelle torna a sollecitare il taglio degli stipendi dei consiglieri attraverso una proposta di legge di cui è prima firmataria Sara Marcozzi. la consigliera pentastellata interviene sulla riforma costituzionale del Governo Renzi ed afferma che si comincia a far passare, anche in Abruzzo, sulla stampa locale il messaggio che modificando la Carta Costituzionale, anche i consiglieri regionali vedranno dimezzati gli stipendi.
La consigliera Marcozzi dice che “È un messaggio strumentale e ipocrita, non c’è alcuna necessità di stravolgere la Costituzione per ridurre i costi del consiglio regionale. Noi consiglieri del M5S lo stipendio ce lo dimezziamo già! Lo facciamo anche gli altri oppure approvassero la proposta di legge del M5S per il taglio degli stipendi, che ormai da due anni prende polvere nei cassetti di Regione Abruzzo”. E’ categorica Sara Marcozzi, prima firmataria della legge che dall’inizio del suo insediamento, con i colleghi a 5 stelle, sta portato avanti questa battaglia per la riduzione dei costi della politica. Una battaglia condivisa anche dai colleghi in parlamento che, con il taglio dei loro stipendi, alimentano un fondo che eroga microcredito alle piccole e medie imprese.I tagli previsti nella nostra proposta di legge sono significativi e consentirebbero di risparmiare ben 23 milioni di euro nei cinque anni di legislatura. Noi già tagliamo abbondantemente i nostri stipendi; centro destra e centro sinistra prendono tempo per rinviare il taglio aggrappandosi alla peggiore riforma della Costituzione che potessimo immaginare. La contropartita del dimezzamento degli stipendi dovrebbe essere la dittatura? No, grazie! Approvate la nostra pdl regionale! È più che sufficiente!”.
Il Movimento 5 Stelle propone che le indennità di Consiglieri e Presidenti di Giunta e Consiglio vengano ridotte da € 11.100,00 a € 5.000,00 e da € 13.800 a € 6.500.
Altro taglio previsto è quello dei rimborsi spese ai consiglieri che attualmente possono arrivare fino a 4500 euro mensili. Tagli previsti anche per le indennità di Vice Presidente e Segretari di Commissione. Il M5S auspica anche l’abrogazione della Polizza assicurativa in caso di morte o infortunio del Consigliere, l’abrogazione del trattamento di fine mandato e la riduzione dei vitalizi con percentuali maggiori in caso di cumulo di vitalizi diversi e lo spostamento da 60 a 67 anni per la fruizione del vitalizio per i consiglieri che ne abbiamo maturato il diritto, come per i lavoratori “comuni”.