Sulla gestione della fauna selvatica, e in particolare sulla caccia ai cervi finita nelle cronache nazionali, la Regione Abruzzo corre ai ripari con un bando da un milione
Dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha sospeso la decisione dell’esecutivo regionale di consentire l’abbattimento selettivo di quasi 500 cervi, la stessa Regione Abruzzo corre ai ripari.
Per contenere i danni che cervi e cinghiali arrecano alle colture, il dipartimento Agricoltura, con a capo l’assessore Imprudente, sta per pubblicare un bando da un milione di euro. Le risorse serviranno agli agricoltori per proteggere i loro appezzamenti dalla fauna selvatica.
Il 14 gennaio partirà l’avviso pubblico che terminerà a fine mese. Gli agricoltori e gli allevatori abruzzesi interessati a questa misura sono un centinaio. Agricoltori singoli o in associazione avranno tempo sino a fine mese per presentare la domanda e farsi finanziare gli interventi per mettere a riparto le colture. Gli investimenti possibili vanno dalle recinzioni fisse o mobili, elettrificate, al posizionamento di pannelli, dall’acquisto di cani alle reti anti uccello. I contributi vanno da un minimo di tre mila e euro ad un massimo di cinquanta.
Intanto il prossimo 14 maggio si tornerà nelle aule giudiziarie del Tar Abruzzo per la prossima udienza.