Fondi al Napoli Calcio, Marsilio replica al Consigliere regionale Dino Pepe

Continua a far discutere la vicenda dei fondi stanziati dalla Regione Abruzzo per il ritiro del Napoli Calcio a Castel di Sangro. Alla proposta provocatoria lanciata dal Consigliere regionale del PD, Dino Pepe, si registra la replica del Presidente Marco Marsilio.

“Destinare le somme già previste nella convezione tra Regione Abruzzo e Napoli Calcio per l’organizzazione dei ritiri precampionato dei partenopei sul nostro territorio alle imprese abruzzesi che svolgono attività di ristorazione e che sono state duramente colpite dal perdurare della crisi generata dalla recente pandemia”.

È la proposta del vice capogruppo regionale del Partito Democratico, Dino Pepe, che ha scritto al presidente della Regione, Marco Marsilio, per chiedere “un sostegno economico concreto ed un progetto di rilancio tangibile a favore del mondo della ristorazione abruzzese”.

“Le stime dei principali indicatori delineano infatti un quadro inquietante – continua l’ex assessore regionale – parliamo infatti della peggiore recessione economica di sempre con un conseguente, drammatico, aumento della povertà e con un imponente calo del Pil. In questo desolante contesto, tra i settori che hanno particolarmente risentito delle misure di contenimento del contagio messe in atto sia a livello governativo che a livello regionale, quello della ristorazione risulta indubbiamente tra i più colpiti. L’Abruzzo ha pagato in tal senso un conto assai salato visto che ristoranti, bar ed esercizi pubblici in generale sono rimasti chiusi più a lungo che altrove: ben 146 giorni contro i 119 della media nazionale”.

Il dato, come spiega Pepe nella sua lettera-appello a Marsilio, emerge da uno studio elaborato dalla Confesercenti e fa riferimento alla somma dei provvedimenti governativi con le varie zone rosse stabilite a intermittenza dalla Regione Abruzzo: “Questa situazione, già di per sé pesante, è stata ulteriormente aggravata nella nostra regione dalla mancanza assoluta di prospettive certe sia nell’ottica dei ristori e dei sostegni economici, che tardano ad arrivare e che comunque sono di gran lunga inferiori rispetto alle perdite, sia nelle norme emanate, che reiterano le chiusure degli esercizi della ristorazione e non tengono conto delle proposte avanzate dalla categoria che chiede di riaprire in condizioni di sicurezza anti-contagio”.

“Per questi motivi e tenuto conto del contesto che viviamo ritengo che la Regione Abruzzo abbia il dovere morale di imprimere una svolta a favore dell’economia di un comparto, quello della ristorazione, che vede a rischio il futuro di migliaia di famiglie – prosegue Dino Pepe – Bisogna intervenire quindi sia nell’immediato, per consentire alle tante realtà del sistema imprenditoriale gastronomico abruzzese di continuare a svolgere il proprio lavoro, e sia nel medio-lungo termine con un progetti seri che consentano un rilancio generale dell’intero settore che, è utile ricordarlo, rappresenta unitamente a quello turistico a cui è complementare, un fattore trainante dell’economia abruzzese”.

“Ritengo quindi che sia necessario istituire un fondo straordinario con la finalità di concedere aiuti integrativi a sostegno della ristorazione abruzzese, un progetto del quale mi sono già fatto carico, nel corso degli ultimi lavori consiliari dedicati all’approvazione del bilancio regionale, presentando un apposito emendamento alla legge di stabilità. In quella sede, purtroppo, la mia richiesta non fu accolta dalla maggioranza di centrodestra troppo impegnata, come al solito, in litigi interni, ora ritengo che questo argomento non sia più rinviale ed i fondi previsti per il ritiro precampionato del Napoli Calcio in Abruzzo vadano destinati alle imprese abruzzesi senza se e senza ma!”,  conclude Pepe.

Di seguito la lettera inviata dal Presidente Marsilio al Consigliere Pepe.

“Egregio consigliere, con la richiesta palesemente strumentale di utilizzare le somme già destinate al Napoli Calcio, come da convenzione, per sostenere la ristorazione abruzzese, lei aggiunge una categoria – per l’appunto quella dei ristoratori – alle tante che da diversi mesi a questa parte prende in giro regolarmente con questa favola del milione grazie al quale tutti i mali della Regione (di cui pure lei è stato assessore regionale) verrebbero all’istante curati.

Con queste sue richieste mi ricorda un simpatico personaggio dei fumetti, il signor Bonaventura, le cui sventure si trasformavano in un beneficio altrui e culminavano inevitabilmente nella fortunata vincita di “un milione”, cifra importante ma non abbastanza per fronteggiare le tante problematiche cui puntualmente ci richiama. Che si tratti degli operatori dell’istruzione, dei balneatori alle prese con le mareggiate, del ripascimento delle coste, degli operatori delle case di riposo e persino della mancanza di personale al pronto soccorso dell’Ospedale “Val Vibrata”, lei invoca sempre quel “milione”, dimostrando oltre che palese mala fede anche una certa mancanza di fantasia.

Innanzitutto, quel milione non è più nelle nostre disponibilità e se recedessimo unilateralmente lo perderemmo, col rischio peraltro di trovarci ad affrontare una causa per danni. L’unica possibilità di riaverlo indietro si verificherebbe con la malaugurata ipotesi che il Napoli Calcio decidesse di andarsene in posti più accoglienti, magari anche a seguito della sua martellante e ossessiva campagna di denigrazione di una operazione che al territorio ha portato e porterà solo benefici.

Se ciò si verificasse, perderemmo una grande opportunità che ha già mostrato grandi potenzialità, anche e soprattutto per le strutture ricettive e i ristoratori, di cui oggi si elegge paladino. Mi limito a citare un dato inconfutabile: durante il ritiro del Napoli dello scorso anno, l’Alto Sangro e la Valle Peligna hanno registrato 10mila presenze in più rispetto all’anno precedente: si tratta di famiglie di tifosi e visitatori che hanno frequentato alberghi, bar e ristoranti in un periodo in cui la minaccia del Covid di sicuro non favoriva il turismo.

Visto, tuttavia, che non perde occasione per accanirsi contro questo investimento, mi domando se questa sua campagna sia condivisa dal partito democratico dell’Alto Sangro. Una cosa è certa: la maggioranza parlamentare di cui il suo partito faceva e fa parte – e che nel Governo Conte esprimeva il Ministro dell’Economia – non mi sembra abbia brillato in materia di ristori, ma non ricordo sue sollecitazioni al riguardo. La saluto informandola che la maggioranza di centrodestra che governa la Regione Abruzzo, al contrario, porterà a breve in approvazione una proposta di legge per altri 10 milioni di euro di ristori. Mi attendo il suo voto favorevole in aula e che queste sue continue provocazioni trovino infine soddisfazione”.

Fabio Lussoso: