Commissione sanità: si è parlato del piano di potenziamento e riorganizzazione dell’assistenza Covid. Un modello integrato illustrato dall’assessore Verì e dal direttore D’Amario.
Piano di potenziamento e riorganizzazione dell’assistenza territoriale Covid in Abruzzo al centro della seduta straordinaria della Commissione sanità.
Un modello integrato che prevede l’attivazione di più posti letto di terapia intensiva ma anche una maggiore integrazione tra medicina territoriale e attività ospedaliera partendo dall’assunzione di nuovo personale.
L’assessore Nicoletta Verì ha parlato di potenziamento e riorganizzazione. Le cifre impegnate sono di 29 milioni di euro circa per il potenziamento, fondi ripartiti a seconda delle azioni previste dal piano.
L’assistenza domiciliare integrata è quella che prevede molti fondi, circa 4 milioni di euro, per seguire i pazienti dimessi che dovranno avere un percorso protetto. Sono quelli che ad oggi hanno il maggior numero relativamente all’assistenza.
Saranno potenziate le cure primarie e il personale, entra in gioco la figura dell’infermiere di famiglia.
Il direttore del dipartimento sanità della Regione Claudio D’Amario è entrato nello specifico spiegando pure che le cure sono più immediate oggi e che la maggior parte dei contagiati è asintomatica.
Le critiche o meglio le osservazioni di alcuni commissari sono state diverse ma la Verì ha insistito sul tassello del personale, poi si interverrà anche per rivisitare le apparecchiature obsolete, come denunciato da alcuni.
Per D’Amario in regione non ci saranno poi problemi per la vaccinazione antinfluenzale e il suo approvvigionamento. Ci sono le dosi ma c’è anche un piano per recuperare il cosiddetto fabbisogno di salute da 9 milioni di euro perché l’utenza lamenta la troppa lentezza per la ripresa delle attività ordinarie.