Slitta nuovamente la prima udienza del processo con giudizio immediato, sui presunti appalti per la ricostruzione pilotati nei comuni di Bussi e Bugnara.
Il rinvio e’ dovuto al legittimo impedimento dell’avvocato Mario Monacelli, difensore di uno dei 15 imputati, Angelo Riccardini. Il presidente del tribunale collegiale, Maria Michela Di Fine, dopo aver invitato le parti a presentare memorie sulle varie questioni preliminari informalmente preannunciate, ha rinviato l’udienza al prossimo 11 luglio. Tra gli imputati figurano gli imprenditori umbri Stefano Roscini e Angelo Riccardini, l’ex colonnello dell’Esercito Giampiero Piccotti, l’ex capo dell’Ufficio per la ricostruzione numero 5 di Bussi, Angelo Melchiorre, l’architetto Emilio Di Carlo. Le accuse, a vario titolo, sono associazione a delinquere, corruzione, concussione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e induzione indebita a dare o promettere utilita’. Per la procura sono “evidenti” le prove dell’esistenza di una presunta “associazione a delinquere”, finalizzata a pilotare gli appalti della ricostruzione privata del dopo terremoto a Bussi e Bugnara. Secondo il pm Anna Rita Mantini, le testimonianze raccolte, le acquisizioni di documenti, le intercettazioni telefoniche e soprattutto la confessione di un imprenditore sui pranzi delle tangenti, dimostrerebbero le responsabilita’ degli indagati nella “spartizione” degli aggregati dei lavori.