“Ci sono 84 professionisti impegnati nella ricostruzione post sisma che aspettano da mesi di essere pagati da una società, Abruzzo Engineering, totalmente partecipata dalla Regione Abruzzo. Aspettavamo delle risposte al riguardo dalla Giunta ma l’Assessore Liris non si è presentato, comunicando la propria assenza solamente in mattinata”. A denunciare caso e stallo decisionale il consigliere regionale M5S Giorgio Fedele.
Fedele parla di “sgarbo fatto non tanto a noi che avevamo chiesto l’inserimento del caso all’ordine del giorno della seduta, ma a quei professionisti a cui non vengono riconosciuti i compensi dovuti e che, in un momento di crisi economica post Covid come questo, non possono essere abbandonati per nessuna ragione al mondo. Evidentemente questo discorso non vale per il centrodestra, che continua a tenere un comportamento inaccettabile anche in situazioni come questa”.
Fedele, al termine della seduta odierna della Commissione di Vigilanza, entra poi nel dettaglio: “I fondi con cui devono essere pagate le prestazioni a questi professionisti con Partita Iva sono della ricostruzione post sisma e, per il triennio 2019-2021, l’erogazione annuale è di circa 4 milioni e mezzo di euro. Una cifra che dovrebbe essere conseguentemente liquidata da Regione Abruzzo ad Abruzzo Engineering, seguendo quanto previsto dal contratto di servizio, per mettere la società nelle condizioni di proseguire la propria attività, specialmente sulla ricostruzione. Quello che è però emerso nel corso della discussione in Commissione, a cui hanno preso parte l’amministratore unico di Abruzzo Engineering Franco Di Teodoro e alcuni rappresentanti delle sigle sindacali, è che ci sarebbero lungaggini burocratiche a livello regionale che rallentano tutto l’iter. Allo stato attuale, infatti, sembrerebbe che gli ultimi compensi pagati siano quelli del mese di marzo. Il quadro generale però si aggrava ulteriormente se aggiungiamo che, durante la seduta, si è parlato anche di un credito che Abruzzo Engineering vanterebbe nei confronti di Regione Abruzzo di circa un milione e 900mila euro. Tutte vicende su cui, in assenza di un parere della Giunta, non è possibile fare piena chiarezza”.
“Sulla questione – conclude Fedele – non ho intenzione di fare un passo indietro. Non è la prima volta che si verifica questa situazione. Significa che, da qualche parte, è presente un cortocircuito che blocca la macchina amministrativa e mette in ginocchio gli incolpevoli lavoratori. La situazione va risolta il prima possibile, e la Regione Abruzzo a trazione Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha il dovere di mettere nelle condizioni Abruzzo Engineering di lavorare al meglio e, conseguentemente, pagare i professionisti”.