L’utilizzo del Superbonus edilizio per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate dal sisma del 2016-2017 in Centro Italia “diventa da oggi molto più semplice”. A dirlo è la struttura commissariale che fa capo a Giovanni Legnini, dopo che lo stesso commissario straordinario e l’Agenzia delle entrate hanno messo a punto e pubblicato una guida operativa.
Procedura più semplice grazie all’uso combinato del Superbonus e del contributo di ricostruzione concesso dallo Stato che “snellisce le procedure di rendicontazione e fatturazione degli interventi e semplifica le possibilità di accesso alle detrazioni fiscali, ammesse anche nel caso di lavori già avviati”. La guida – viene spiegato – risponde a una serie di esigenze: coordina gli strumenti del Superbonus e del contributo; semplifica l’attività dei professionisti e delle imprese; massimizza i benefici per i cittadini, considerato che il Superbonus spetta ai proprietari degli immobili danneggiati dal sisma per la parte di spesa che non è coperta dal contributo pubblico, a volte insufficiente.
“La combinazione del contributo con il Superbonus – scrivono il direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini e Legnini nella prefazione della guida – rappresenta una grande opportunità per accelerare la ricostruzione post sisma nel Centro Italia e per migliorare ulteriormente la sicurezza sismica e l’efficienza energetica di decine di migliaia di edifici che devono ancora essere ricostruiti”.
E viene ricordato che il progetto di ricostruzione finanziato dal contributo e che si avvale del Superbonus per le quote in accollo ai proprietari può essere presentato come un unico progetto, corredato da un unico computo metrico. In questo caso la detrazione fiscale può essere riconosciuta anche sulle spese complementari e non necessariamente per quelle relative agli interventi cosiddetti “trainanti” e “trainati”, previsti nella disciplina generale sul Superbonus, purché gli stessi siano realizzati con il contributo di ricostruzione. Inoltre, si specifica che, come chiarito da un parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, il Superbonus è accessibile anche nel caso in cui i lavori siano già in corso d’opera. In tal caso, le asseverazioni necessarie, normalmente richieste prima dell’avvio dei lavori, devono essere presentate tempestivamente in sede di variante progettuale o come documentazione integrativa nel corso dei lavori. Infine, la guida si sofferma sul Superbonus rafforzato, che può essere utilizzato in alternativa al contributo pubblico di ricostruzione, sia nel cratere 2016 che in quello de L’Aquila 2009. Nel caso i proprietari rinuncino al contributo, i tetti della spesa ammissibile alle detrazioni Superbonus aumentano del 50%.