Il 2021 ha rappresentato, per la ricostruzione privata nel comune di Teramo, un anno di svolta e questo grazie all’effetto dell’ordinanza 100, firmata dal commissario straordinario Giovanni Legnini, che ha impresso un’accelerata senza precedenti all’iter tecnico-amministrativo.
A confermarlo è il confronto tra i dati del quadriennio 2017-2020 con il 2021. Se al 31/12/2020 il totale di pratiche concluse era infatti pari a 133, al 12/01/2022 le pratiche arrivate a compimento erano 340: solo tra il 2021 e i primi giorni del 2022, dunque, le pratiche definite sono state 207, con un aumento percentuale di oltre il 155% rispetto all’intero quadriennio precedente. Un incremento che si riflette anche nel numero di decreti emessi: erano 102 al 31/12/2020 contro i 256 emessi al 12/01/2022, con un aumento percentuale del 151%. La differenza tra le pratiche concluse e i decreti emessi, ovviamente, è data dal fatto che tra le istanze presentate una piccola percentuale non è stata accolta.
“Si tratta di dati eccezionali che confermano come il 2021 abbia rappresentato il giro di boa per la ricostruzione privata nel comune di Teramo – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – e questo grazie alla semplificazione burocratica introdotta dalle ordinanze firmate dal commissario straordinario Giovanni Legnini, a partire dall’ordinanza 100, e del lavoro straordinario svolto dall’Usr e dall’ufficio sisma del Comune di Teramo. Uffici che hanno sempre lavorato in carenza di organico e che solo grazie all’impegno del commissario nell’ultimo anno hanno visto potenziato il capitale umano, fondamentale per far
funzionare la macchina amministrativa”.
Per quanto riguarda i dati complessivi, come attestato dall’ultimo report dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, le domande presentate sono state 547, di cui 422 per i danni lievi e 125 per i danni gravi. Quelle evase sono state invece 340, di cui 277 relative ai danni lievi con 212 decreti emessi e 63 ai danni gravi con rispettivamente con 44 decreti emessi. Un dato particolarmente rilevante è quello relativo alle
pratiche in lavorazione: su 207 solo 13 sono in capo al Comune, a conferma della celerità e dell’impegno con cui l’ufficio sisma dell’ente svolge l’iter di propria competenza. “Quello che stiamo vivendo è un momento storico straordinario – commenta il primo cittadino – e la conferma arriva anche dalle risorse, in termini di contributi stanziati, per la ricostruzione. Per quanto riguarda quella privata, ad oggi sono
arrivati sul territorio oltre 77 milioni di euro sugli oltre 190 milioni stanziati per il cratere Abruzzo, pari dunque al 40,71% del totale. Somme ingenti rispetto al peso, in termini di danni, che c’è stato assegnato all’interno del cratere che non rispecchia, come è più che evidente, quella che è la realtà”.
Tuttavia l’associazione Scuole Sicure Teramo denuncia la “situazione di stallo” della messa in sicurezza e dell’adeguamento sismico degli edifici scolastici. Per l’associazione i progetti del Comune “sono fermi da tempo al palo e, se non completati, potrebbero portare alla perdita dei fondi”.