Il Tribunale del Riesame de L’Aquila ha confermato il sequestro dei telefonini e del Pc dell’assessore regionale al Bilancio, Sport e Personale Mario Quaglieri, di FdI, coinvolto nella inchiesta della procura della Repubblica del capoluogo regionale per ipotesi di reato che vanno dalla falsità in atti d’ufficio all’abuso d’ufficio in concorso
L’ex sindaco di Trasacco (L’Aquila), recordman di preferenze con circa 12mila voti alle elezioni del 10 marzo scorso, è al centro di un presunto conflitto di interessi visto che il politico, dal 2019, ha svolto contestualmente la professione di medico chirurgo con contratto di consulenza per cliniche private
della Marsica e il ruolo di consigliere regionale e presidente della commissione sanità, dal 2019 al dicembre del 2022, e poi di assessore regionale al bilancio, al posto di Guido Liris, eletto senatore, carica nella quale è stata rinominato dopo la storica conferma del centrodestra alle recenti elezioni.
I giudici hanno bocciato il ricorso confermando quindi la misura chiesta dalla Procura aquilana e firmata dal Gip che nelle scorse settimane ha innescato il blitz della Guardia di Finanza e dei carabinieri con perquisizioni e sequestri nell’abitazione a Trasacco, in alcuni uffici di Avezzano e del capoluogo di regione. Coinvolta nella inchiesta per abuso d’ufficio anche Lucia Di Lorenzo, imprenditrice di Avezzano
(L’Aquila), titolare della casa di cura privata Di Lorenzo nella città marsicana, nella quale Quaglieri esercita la professione di medico chirurgo. Il legale di Quaglieri, l’avvocato Carlo Polce, del foro di Avezzano, che aveva definito l’inchiesta “un abbaglio giudiziario”, ha spiegato che in merito al
pronunciamento del Riesame non era importante il verdetto, ma le motivazioni che sono attese nei prossimi giorni.