Il Rapporto regionale del Centro di Coordinamento RAEE evidenza che l’Abruzzo nel 2023 ha avviato a riciclo 5.891 tonnellate di rifiuti tecnologici (+3.5%)
Migliora il dato pro capite (4,62 kg/ab), sostenuto da una raccolta di Tv e monitor per abitante superiore alla media nazionale, tuttavia rimane sempre nelle ultime posizioni del ranking nazionale.
Secondo il Rapporto regionale sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE,
nel 2023 l’Abruzzo ha raccolto 5.891 tonnellate. Il risultato, in crescita del 3,5% rispetto al 2022, è doppiamente positivo perché rappresenta un’inversione di tendenza tanto rispetto al risultato nazionale (-3,1%) quanto al trend negativo registrato negli ultimi anni dalla regione. Inoltre, fa dell’Abruzzo una tra le poche regioni con segno positivo in tutta Italia.
Cresce di conseguenza la raccolta pro capite che si attesta a 4,62 kg per abitante (+3,6%), risultato che sposta l’Abruzzo dalla penultima alla terzultima posizione nel ranking italiano e che consente di ridurre il divario rispetto alla media nazionale (5,92kg/ab).
Dall’analisi a livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, emerge che il risultato complessivo deriva dalla crescita a doppia cifra della raccolta dei RAEE appartenenti a freddo e clima (R1), grandi bianchi (R2) e piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4), mentre sono in calo Tv e apparecchi con schermo (R3) e sorgenti luminose (R5).
Più nel dettaglio, R1 registra il +11,9% per un totale di 2.071 tonnellate, R2 raggiunge le 1.431 tonnellate (+14,1%), R4 segna il +16% per un totale di 1.229 tonnellate. Diametralmente opposto il risultato di R3 che perde il 24,2% e si ferma a un totale di 1.142 tonnellate. L’andamento è però in linea con il trend nazionale (-32,9%), interpretabile come fisiologico, mentre R5 è in calo dell’11,9% e tocca le 18 tonnellate complessive. Analizzando la raccolta pro capite per raggruppamento, a eccezione di quello di R3 che risulta in linea, emerge che i valori di tutti i restanti raggruppamenti sono inferiori alle rispettive medie nazionali. In particolare, i cittadini abruzzesi raccolgono quasi un 1 kg in
meno a testa (-45,4%) di grandi bianchi (R2) rispetto alla media nazionale (2,07 kg/ab).
Tutte le province contribuiscono all’incremento dei volumi complessivi, fatta eccezione per quella di Teramo (-21,7%) che scende a 1.459 tonnellate. La provincia di Pescara registra la miglior performance (+64,1%) che porta i volumi raccolti a 1.013 tonnellate. La raccolta
della provincia di Chieti cresce del 9,8% per un totale di 1.969 tonnellate, quella dell’Aquila del 2,3% e si attesta a 1.450 tonnellate.
Nonostante gli incrementi registrati, tutte le raccolte pro capite delle province abruzzesi si fermano al di sotto della media nazionale (5,92 kg/ab). La provincia di Chieti conquista il primato regionale con 5,27 kg/ab. Segue L’Aquila con 5,02 kg/ab – dove ogni cittadino raccoglie oltre un kg in più a testa di televisori (+42,4%) rispetto alla media nazionale (0,81 kg/ab) – e Pescara che nonostante l’incremento dei volumi si ferma a 3,23 kg/ab, il valore più basso a livello regionale.
In forte flessione invece la raccolta pro capite della provincia di Teramo che scende a 4,87 kg/ab. Va però sottolineato che a livello di singoli raggruppamenti, i cittadini della provincia raccolgono più RAEE di freddo e clima (R1) e di Tv e monitor rispetto alla media nazionale: rispettivamente oltre due kg di R1 in più (+19,7%) rispetto al dato medio di 1,71 kg/ab e 1 kg in più (+23,8%) di R3 rispetto alla media italiana (0,81 kg/ab).
Se si analizza la raccolta regionale dal punto di vista della rete di raccolta, emerge che l’88,6% è effettuata presso i centri di raccolta comunali
(CdR), l’11,4% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). Questo andamento non accomuna tutte le province: a Chieti i RAEE vengono portati quasi esclusivamente nei CdR mentre a Pescara il 36,5% dei rifiuti elettronici viene consegnata ai punti vendita di elettronica di consumo, un valore ben al di sopra della media nazionale (21%).
“L’Abruzzo cresce nella raccolta, ma non cambia sostanzialmente il risultato perché manca un cambio di passo” commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. Se la preoccupazione principale è comprendere cosa succede ai RAEE generati dai cittadini abruzzesi non gestiti correttamente, una valutazione su quali risorse economiche vengono a mancare a causa di questa gestione carente dovrebbe interessare gli amministratori locali e anche i retailer di elettronica di consumo attivi sul territorio . Nel 2023 sono infatti affluiti nelle casse di Comuni e società di raccolta rifiuti contributi per solo poco più di 370.000 euro, erogati dai Sistemi Collettivi dei produttori di AEE per premiare le buone performance del sistema di raccolta. Ma le potenzialità per la regione sono ben maggiori. Una raccolta inferiore del 25% alla media del Centro Italia dovrebbe far riflettere e valutare quali azioni di infrastrutturazione e di contrasto ai fenomeni di illegalità dovrebbero essere adottate per condurre a risultati corretti”.
Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del
Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle imprese e del made in Italy. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all’obbligo previsto dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.
Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i centri di raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.