Il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis ha ricordato la tragedia dell’Hotel Rigopiano nel giardino di via Nilo intitolato alle vittime
Alla cerimonia, oltre al vice sindaco Paolo Cilli e al consigliere comunale Adriano Tocco, hanno partecipato anche Marco Foresta, figlio dei coniugi deceduti nel disastro e Renato Iezzi, zio di Linda Salzetta, altra vittima della valanga morta nel giorno del suo compleanno, e di Fabio, uno dei sopravvissuti. Il primo cittadino ha deposto un mazzo di fiori intitolato due anni fa ai 29 persone che il 18 gennaio del 2017 persero la
vita nel resort. “Nel giorno del ricordo delle vittime, in un’aria mista tra rabbia e dolore, saluto Marco e Renato, figlio e zio di tre delle 29 persone rimaste intrappolate nella valanga che ha spazzato via l’Hotel Rigopiano. Sono trascorsi sei anni e il ricordo di quella giornata è sempre vivo nei nostri cuori. A Montesilvano abbiamo iniziato un percorso della memoria con l’intitolazione di questo giardino. La commemorazione di oggi vuole essere un momento di ricordo affinché eventi come quelli di Rigopiano possano essere prevenuti. Come presidente della Provincia sto mettendo a segno, con gli uffici tecnici, tutte le azioni preventive sul rischio idrogeologico, affinché questi
disastri non accadano mai più. Siamo vicini alle famiglie e saremo sempre accanto a loro, ogni 18 gennaio ricorderemo queste vite spezzate, rendendo omaggio alla loro memoria”. Marco Foresta ha ringraziato per il giardino di via Nilo. “Ringrazio il Comune di Montesilvano e il sindaco per questo spazio che rappresenta la vita che va avanti con i bambini che vi giocano ogni giorno. Noi familiari delle vittime vogliamo
proprio questo, che la vita continui mantenendo il ricordo sempre vivo dei nostri cari. Oggi c’è l’udienza in tribunale e ci saremo tutti affinché emerga la verità, andiamo avanti senza mollare affinché venga fatta giustizia. Il dolore non si placherà mai, ma questo è un atto che lo Stato deve a queste persone. La vita va avanti con difficoltà e ci facciamo forza con gli altri familiari per onorare soprattutto coloro che in quel giorno non ce l’hanno fatta”. “Ricordiamo non solo oggi, ma ogni giorno i nostri cari che sono morti a Rigopiano – ha concluso Renato Iezzi di Farindola – , non possiamo fare altro. Speriamo di poter arrivare alla verità. Oltre a Linda ho un’altra nipote che ha perso il marito. La vita delle vittime purtroppo nessuno la potrà mai ripagare”.