No allo sciacallaggio sulle rovine dell’hotel Rigopiano. A chiederlo è il Comitato dei familiari delle vittime che chiede che l’area venga recintata.
I familiari delle vittime dell’hotel Rigopiano, distrutto da una valanga lo scorso 18 gennaio, chiedono che venga evitato lo sciacallaggio sulle rovine del Resort di Farindola e che vengano autorizzati i boscaioli e le aziende del territorio a raccogliere la legna caduta nell’area per ridurre le dimensioni del sito sottoposto a sequestro. Il Comitato dei familiari chiede che ,visto il notevole ridimensionamento dell’area, circoscritta solo alla struttura ricettiva, la zona venga recintata con reti adeguate.
Secondo il Comitato “Tutto ciò eviterebbe il rischio di sciacallaggio da parte dei turisti del macabro, che potrebbero recarsi sulle macerie per scattare dei selfie e, nell’occasione, sottrarre oggetti da portare via come per ricordo. Chiediamo che quando si procederà alla bonifica, non si intervenga con gru e cingolati, che distruggerebbero ulteriormente e per sempre gli oggetti ancora recuperabili. In merito chiediamo di assistere alla bonifica e che, qualora ci sia un appalto, venga messa come condizione. Il legname raccolto potrebbe essere venduto – previo consenso dei proprietari dell’area boschiva – e una parte del ricavato devoluto in beneficenza”.
Gli stessi familiari si rendono inoltre disponibili per ogni forma di collaborazione che possa risultare necessaria, dal supporto durante lo smistamento e la cernita degli oggetti misti al legname, fino alla sorveglianza. Cogliamo l’occasione nel ringraziarvi per l’aiuto nel far sentire la nostra voce.