“Rigopianto”: la vignetta commemorativa di Graziano Fabrizi che pubblichiamo sul sito ad un anno dalla tragedia.
È il senso di Speranza di un anno fa, la sete di Giustizia misto a commemorazione oggi. Questo mi spinse ieri ed ancora oggi a colorare la denuncia, il dolore. La mia sintesi iconografica dell’oggi: e non ridaranno la luce agli angeli ma daranno loro le ali per volare. Per questo nasce RigopianTo, il cartello esposto nell’illustrazione ieri recitava “non molliamo un cazzo” nelle ore dei soccorsi, delle speranze sospese, lo stesso protagonista è li ancora come se tutto fosse rimasto fermo a quel momento gridando in silenzio: “Abbandonati”. La mia vita da docente mi ha portato lo scorso anno ad insegnare proprio a Farindola. Non fu semplice. Ricordo il disagio nei giorni successivi, la paura nei volti dei ragazzi, l’efficenza del mio Dirigente nell’intervenire a sostegno delle famiglie dei ragazzi, scioccati, provati. Ricordo lo sforzo dei miei colleghi nell’andare avanti, non nascondendo quanto accaduto ma cercando di spiegarlo di affrontarlo nella sua forma didattica. Rigopiano nella forza, nei soccorritori nell’altruismo di una comunità che conserva tradizioni e radici ormai rare. Ricordo e non dimentico. L’arte racconta, la mia ha preso il sopravvento nel comunicare nel farsi iconografia, descrittiva e tagliente, senza mezze misure, in un continuo viaggio di libertà nella lettura contemporanea di ciò che accade e non dovrebbe accadere. Lo devo alla mia terra, semplicemente perché ne faccio parte. Ciascuno contribuisca nel proprio, come può. Siamo delle terre d’Abruzzo dove una lacrima fa rima con Orgoglio. Sempre. Inoltre il mio impegno mi ha portato a sposare la causa dei ragazzi de La stanza di Federico ed a disegnare la copertina del singolo “Dove la neve non cade”commemorativo della strage (in allegato la copertina) a donare i miei colori per la valida iniziativa a scopo benefico.