C’è anche Teramo nella classifica delle 10 città italiane che hanno subito i maggiori rincari delle bollette di luce e gas. Unica abruzzese, la città è all’ottavo posto con il +78,4%
La stima emerge da uno studio condotto dall’Unione Nazionale Consumatori (Unc):
“A vincere la classifica delle città con i cittadini più bastonati dalle bollette è Aosta, dove le spese per luce, gas e gasolio volano del 94,6% su giugno 2021. Medaglia d’argento e di bronzo a due città del Piemonte: Alessandria con +85,3% e Cuneo con +83,2%. Appena fuori dal podio altre 4 città del Piemonte: Vercelli (+82,8%), Biella (+82,1%), Torino (6° con +81,3%) e Novara (+80,3%). In ottava posizione Teramo (+78,4%), poi Campobasso (+77,5%). Chiude la top ten Imperia con +77,3%. Dall’altra parte della classifica, la città meno tartassata è Potenza con +46,4%. Al secondo posto Napoli con +55,4%. Sul gradino più basso del podio delle città virtuose Reggio Calabria con +55,9%”.
L’Unc chiarisce che la classifica completa delle città con i maggiori rialzi e ribassi per quanto riguarda luce e gas è stata stilata “elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di settembre 2023. A livello nazionale, invece, l’indagine confronta la variazione dei prezzi di luce e gas, confrontando il mercato libero con il tutelato.
Per quanto riguarda le città, per la voce Energia elettrica, gas e altri combustibili, che include gas, luce (mercato libero e tutelato), gasolio per riscaldamento e combustibili solidi, se in Italia il rialzo da settembre 2023 a giugno 2021, ossia prima dei rialzi scattati a partire da luglio 2021, è stato pari al 68,1%, in alcune città si è superato il 90 per cento”.