I Carabinieri della Tutela Forestale e dei Parchi di Chieti hanno sequestrato ad Ari un impianto di recupero e oltre cinquemila tonnellate di rifiuti
Si tratta del sequestro preventivo di un’area con 3.600 metri cubi di rifiuti inerti, circa 5.600 tonnellate, assumendo come peso specifico del rifiuto 1,6 tonnellate a metro cubo, addossati e compattati su un’area di circa 1.200 metri quadrati con l’altezza del terrapieno di oltre 3 metri. L’area, priva di pavimentazione impermeabile e di sistemi di canalizzazione, raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia e delle acque industriali, era stata originariamente autorizzata per il trattamento e il recupero di materiale edile, ma nel corso degli anni è diventata un ricettacolo di inerti provenienti da demolizioni, sì da costituire una vera e propria discarica non autorizzata.
“Gli indagati – si legge in una nota – rischiano la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro, oltre alla confisca dell’area sottoposta a sequestro. L’attività del Nipaaf si inserisce all’interno di un piano di controlli mirati che, oltre a salvaguardare direttamente l’ambiente e il paesaggio, in via mediata consente di portare alla luce condotte delittuose che – conclude la nota- danneggiano anche gli imprenditori che investono ingenti risorse economiche per tutelare le matrici ambientali”.