Ristorazione Collettiva: sciopero e sit in dei lavoratori in Prefettura a Pescara

Sit In a Pescara davanti la Prefettura , così come in tutta Italia,  delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori della Ristorazione Collettiva e Commerciale per protestare contro la decisione di alcune associazioni datoriali di non aderire alle trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale.

La proclamazione dello sciopero è avvenuta dopo che ANIR ed ANGEM si sono dissociate dalle imprese che stanno portando avanti la trattativa per il rinnovo del CCNL di settore ed hanno intimato le Organizzazioni Sindacali e le Organizzazioni Datoriali di non rinnovare il CCNL minacciando azioni legali.

“La posizione di ANIR ed ANGEM- si legge in una nota congiunta Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uil TuCs –  è inaccettabile in quanto pretende che venga stipulato un ulteriore CCNL per le proprie imprese con condizioni peggiorative in termini di salario, flessibilità e precarietà. Si tratta di una richiesta illegittima ed inopportuna, visto che nei settori del Turismo, ci sono già ben 8 CCNL e l’introduzione di un altro contratto comporterebbe un ulteriore frammentazione ed indebolimento un settore che già oggi è caratterizzato da una percentuale altissima di part-time involontario e da condizioni estremamente flessibili e precarie. In Abruzzo e Molise, sono migliaia gli addetti, dipendenti delle sopracitate imprese interessati dallo sciopero. Parliamo del personale delle mense scolastiche e ospedaliere, in primo luogo, ma anche dei lavoratori delle mense delle industrie e delle imprese private ed è prevista una importante adesione, nel rispetto delle norme che regolamentano lo Sciopero nei Servizi Pubblici essenziali, soprattutto negli appalti di ospedali e scuole. Lo Sciopero, proclamato a livello nazionale da FILCAMS CGIL-FISASCAT CISL-UILTuCS ha provocato una reazione scomposta di alcune imprese che, anche sul nostro territorio, hanno cercato di limitare il Diritto di Sciopero costituzionalmente previsto, precettando la gran parte degli addetti coinvolti nei servizi pubblici essenziali.”